di Davide Soattin

Come possono dieci minuti di corsa rappresentare un significativo passo verso una nuova vita? Per scoprirlo, sarebbe bastato guardare gli occhi e i sorrisi dei ragazzi che stanno scontando la loro pena all’interno del penitenziario di via Arginone, protagonisti ieri mattina della 21esima edizione di Vivicittà in carcere, spin-off della kermesse podistica nazionale Uisp, tenutasi domenica scorsa nella suggestiva cornice dell’Acquedotto.

“Questo progetto segna l’opportunità per i detenuti di fare attività sportiva continuata nel loro ambiente – ha sottolineato il responsabile delle attività Uisp in carcere, Davide Guietti -. Una possibilità di confrontarsi in nuove relazioni e di riappropriarsi del proprio corpo, attraverso le diverse manifestazioni che abbiamo programmato all’interno della casa circondariale”.

La Vivicittà in carcere infatti, che s’inserisce all’interno dal ventennale progetto di inclusione Le porte aperte, è solo uno dei tanti impegni che Uisp si è presa nei confronti dell’istituto carcerario, fornendo annualmente ai detenuti l’occasione di praticare incontri di pallavolo, attività di cammino e sedute di corpo libero, possibili soprattutto grazie al prezioso contributo fornito dal Comune di Ferrara.

Per questo motivo, alla mattinata-evento ha preso parte anche Simone Merli, assessore allo Sport: “Credo che questa sia una di quelle iniziative fatte con regolarità che vanno a testimoniare il nostro sostegno alla causa. Lo sport serve assolutamente a far gruppo e recuperare principi e valori che nel tempo erano andati perduti in questi ragazzi, e noi dobbiamo fare il possibile per aiutarli”.

La gara podistica, che si è snodata su tre giri del perimetro interno dell’istituto, per un totale di 2 chilometri e 400 metri, oltre alla presenza di sei atleti delle società podistiche estensi Argile Berra e Corriferrara, ha visto la partecipazione di quindici detenuti, protagonisti di una prova che ha proclamato il trionfo senza eguali di Nabil (9′ 30”), classificatosi primo davanti ai suoi compagni Zeri (9′ 37”) e Dymitro (9′ 48”), in attesa del prossimo appuntamento ciclistico con Bici in città, che vedrà i detenuti affrontare un percorso a staffette in sella alle loro biciclette.