La Lega nostrana, dopo aver descritto la città come un covo di amici degli amici e di associazioni rovina famiglia, ha deciso improvvisamente, guarda caso in campagna elettorale, di andare d’accordo con tutt*. Sono tutti loro amici e avranno tutti il loro aiuto. Anche coloro che fino a poco tempo fa erano continuamente offesi e vilipesi.
Bene se finalmente Fabbri&Lodi avessero scoperto la qualità di questi interlocutori e delle loro attività. Molto male se invece, come è in realtà, si trattasse di provare a prendere qualche voto in più e tranquillizzare chi ben ricorda le urla e le minacce di questi anni (dalla fine della cuccagna alle epurazioni). Non perdano tempo: a nessuno sfugge che il vero volto della Lega è quello della vergognosa e intollerante iniziativa di Verona del prossimo fine settimana.
Un po’ ridicola questa versione ferrarese soft della Lega, che fa promesse a tutte e tutti senza nemmeno compiere lo sforzo di conoscere gli interlocutori. Qualche settimana fa il Sig. Lodi, nel dire che improvvisamente apprezzava gli spazi culturali aperti in questi anni (da Grisù a Teatro Ferrara Off) ha affermato di voler costituire macroassociazioni, evidenziando un’idea padronale della Lega, in pieno contrasto col diritto costituzionale dei cittadini di costituirsi liberamente in associazioni: non è certo chi governa ad associarli.
Ma ancora più incredibile è la gaffe del candidato Fabbri che, nel vano tentativo di far dimenticare Verona, dichiara che saranno rispettati tutti: eterosessuali, omosessuali e assesuati. Proprio così: asessuati. È evidente che questa nuova Lega “buonista” (come direbbero loro) e rassicurante è un grande e grottesco bluff. Il rispetto per i mondi associativi e per chi lotta per i diritti di tutte e tutti si dimostra in un solo modo, evidentemente troppo faticoso per Lega e Co.: conoscendoli e ascoltandoli. Non basta prendere appuntamento e promettere ipocritamente di non cambiare nulla per essere dalla loro parte.
Ilaria Baraldi, segretaria comunale del Pd
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