Eventi e cultura
24 Marzo 2019
L’accesso sarà il mercoledì mattina, inizialmente su prenotazione. Prevista la sola consultazione interna dei ‘tesori di carta’

Apre al pubblico la biblioteca del museo archeologico di Ferrara

di Redazione | 2 min

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Accessibile finora solo agli addetti ai lavori, ora apre anche al pubblico la biblioteca del Museo Archeologico nazionale di Ferrara, nella sua sede di Palazzo Costabili, in via XX settembre 122.

“A fare di un museo un museo importante sono i suoi depositi, non si può chiaramente esporre tutto – ha spiegato Paola Desantis, direttrice del museo – e la sua biblioteca”. Inaugurato nel 1935, da subito il museo inizia a raccogliere una importante collezione di volumi, che aumentano continuamente, anche con l’arrivo di studiosi di tutto il mondo, che spesso hanno donato libri o riviste. Negli anni Settanta si contavano quindi 1278 volumi. Di lì a poco, nel 1986 il museo ha chiuso per una grande ristrutturazione, durata quasi dieci anni, che ne ha man mano restituito le sale come le vediamo adesso, tra il 1997 e il 2011. Ma è negli anni Novanta, come ha spiegato Paola Desantis, che con lo scambio di pubblicazioni del museo con quelle di altri enti, si arriva ad una crescita esponenziale del materiale della biblioteca.

Nel 2010 l’incarico della biblioteca passa a Valentino Nizzo. Si risolvono quindi i problemi strutturali della sede e si dà una nuova riorganizzazione al materiale, fino alla riapertura nel 2012.

La biblioteca, che comprende oggi oltre 9.000 opere tra volumi e pubblicazioni specializzate, conserva al suo interno libri di grande valore storico, veri e propri “gioielli di carta” rari e preziosi, di grandi studiosi di ieri e di oggi, pietre miliari della archeologia e della storia. “Aprire al pubblico è la conclusione naturale di questo percorso”, ha affermato Clara Schiavina del Gruppo Archeologico Ferrarese.

Nel giorno di apertura, che sarà il mercoledì nei giorni non festivi e non prefestivi, dalle 9.30 alle 12.30, il gruppo archeologico si impegna ad assicurare la presenza di un volontario che supporti gli utenti alla ricerca e alla consultazione del materiale. “Altro impegno importante – ha ribadito Clara Schiavina – sarà continuare la registrazione, la catalogazione e la collocazione di nuovi volumi”.

Inizialmente l’accesso alla biblioteca avverrà su prenotazione all’indirizzo email: pm-ero.archeologico-fe@beniculturali.it e il materiale sarà disponibile per la sola consultazione interna.

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