Comacchio. Si respira aria da grandi occasioni a Comacchio in occasione dell’inaugurazione della nuova sezione del museo cittadino, il Museo Delta Antico che ha goduto nelle ultime settimane di una grande visibilità sia per la questione legata al rinnovo dei prestiti museali degli spettacolari crateri attici.
Una settimana dopo l’apertura della mostra sulla storia di Troia, concessa al Comune di Comacchio dal Mann di Napoli ed esposta a Palazzo Bellini fino ad ottobre, la cittadina riaccende l’interesse sul suo comparto culturale con il ‘battesimo’ del nuovo spazio espositivo ‘Uomini, territorio e storie del Delta’ che raccoglie documenti e apparati iconografici capaci di far rivivere l’evoluzione degli uomini e del territorio della laguna comacchiese.
La nuova sezione del Museo Delta Antico si presenta però anche come un grande e ideale tributo allo storico palazzo che la ospita, il monumentale ex Ospedale degli infermi, che oggi come ieri costituisce un elemento cardine dell’architettura locale, un luogo della memoria che già da solo custodiva un pezzo importante della storia del Delta e a maggior ragione oggi, ospitando al suo interno il Museo Delta Antico, ha parecchio amplificato questo suo oneroso ruolo.
Un tributo ulteriore è dedicato, allo stesso tempo, di conseguenza, alla comunità comacchiese, chiamata a contribuire ad arricchire la sezione stessa con documenti, archivi e collezioni private. È questo l’invito ripetuto da gestori, amministratori e autorità intervenute in occasione del taglio del nastro, da Alice Carli, assessore alla cultura, dal sindaco Marco Fabbri, da Caterina Cornelio (direttore del Museo Delta Antico), Roberto Cantagalli (dirigente comunale del Settore Cultura), Franco Dalle Vacche (presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara) e da Marcella Zappaterra, la consigliera regionale, ancora una volta giunta a Comacchio per complimentarsi con l’amministrazione locale.
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