di Simone Pesci

Per un salto di qualità “la difesa è il gradino base”. Parola di Marco Carretto, vice coach di un Kleb Basket che prepara la volata finale della stagione. La prima avversaria delle ultime cinque sarà Udine, che domenica scenderà al Palasport reduce dal ko casalingo con Cagliari e priva del grande ex Riccardo Cortese, ma con l’altro ex Alessandro Amici a disposizione.

“Udine è una squadra costruita per vincere, poi hanno avuto alti e bassi ma credo che l’assenza di Cortese non sia determinante, perché hanno una rosa completa, con dieci giocatori veri” avverte Carretto.

Detto ciò, il tecnico mostra fiducia nei suoi, nutrendo la convinzione che “la partita dipenderà anche da noi”, perché soprattutto nelle ultime due uscite stagionali la “solidità difensiva è stato un marchio di fabbrica per quasi tutti gli 80 minuti”, anche se poi sono “emerse delle carenze, e la tranquillità di riuscire a stare nel gioco dovrà essere un passo in avanti determinante per il finale di stagione”.

Udine sarà l’ennesima gara dove tutti i giocatori sul parquet devono spremere fino all’ultima goccia di sudore. “Credo – dichiara Carretto – che l’importanza maggiore sia stata l’arrivo all’ultimo posto e il guardare la montagna da scalare. Il fatto che siamo arrivati lì, a guardare una partita alla volta, ci ha portato a vincerne quattro e giocarci le altre tre, perse punto a punto. Le finali non sono cinque, ma è una alla volta. Non possiamo pensare che Udine non sia una finale, dobbiamo pensarlo, come poi con la Fortitudo e poi con Piacenza in casa. Teniamo i piedi per terra e guardiamo al domani come prossima gara”.

Se a Mantova, a causa di noie muscolari, Swann è stato costretto ai box, l’americano tornerà al proprio posto: “Lo metteremo in campo con la certezza di non rischiare. A Mantova abbiamo avuto un occhio di riguardo per non avere problemi successivi, e in settimana ha svolto un programma di rientro perfetto”.