di Davide Soattin

A quattro giorni di distanza dall’impresa casalinga con la Roma, la Spal si è ritrovata in via Copparo forte di un risultato che sembra di nuovo aver ricompattato l’ambiente e portato grande entusiasmo attorno e tra gli uomini di mister Semplici.

Lo si è capito immediatamente ieri, quando – orfana dei sette nazionali – la squadra è tornata dalle parti del centro di addestramento per riprendere, con una doppia seduta di allenamento aperta al pubblico, il percorso di avvicinamento che tra poco meno di due settimane la porterà in quel di Frosinone per giocarsi una buona fetta di salvezza e di storia spallina.

In mattinata, il programma di lavoro ha visto i biancazzurri sottoporsi a un’ora di attività atletica in palestra, a cui hanno fatto seguito un momento di lavoro sul campo senza palla e nuovamente altri esercizi aerobici a base di macchine, attrezzi e pesi senza però spingere più di tanto sull’acceleratore in modo da rifiatare dalle fatiche dell’ultimo periodo e recuperare le energie spese contro i giallorossi.

Nel pomeriggio poi, sulla falsa riga della prima seduta, Antenucci e compagni non hanno appesantito ulteriormente il carico, scendendo sul terreno di gioco per svolgere un quarto d’ora abbondante di possesso palla a tre squadre e la partitella finale con i portieri, intervallate da diverse ripetute di allunghi e scatti per mantenere e aumentare la benzina nelle gambe in vista del forcing finale che si prospetterà in campionato.

Durante entrambe le sedute ha seguito un programma di lavoro differenziato Vicari – probabilmente in via precauzionale – seguito a ruota nell’allenamento pomeridiano da Valoti (in mattinata non si era palesato), mentre non si sono visti in campo Viviano, Felipe, Regini e Simic, con i primi tre presenti lo stesso in via Copparo e impegnati in terapie di scarico, come testimoniano le stories apparse sui loro profili Instagram, a differenza del difensore croato che invece farà quasi sicuramente rientro a Ferrara nei prossimi giorni.