Attualità
21 Marzo 2019
Missiva inviata al premier e al ministro Tria: “Con stop al salvataggio da parte del Fitd gravissimi danni economici al territorio ferrarese”

Carife. Lettera degli azzerati a Conte: “Ora la Commissione Ue ci rimborsi”

di Redazione | 2 min

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Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue sul caso Tercas e gli aiuti di stato, gli azzerati Carife chiedono che il Governo si impegni subito affinché possano ottenere dalla Commissione Europea il rimborso che da lungo tempo chiedono.

La richiesta di aiuto arriva tramite una lettera invia sia al premier Giuseppe Conte che al ministro dell’Economia Giovanni Tria, ai quali viene chiesto un intervento “affinché la Commissione Ue rimborsi totalmente i risparmiatori danneggiati dalle conseguenze delle non corrette decisioni prese nel 2015. La nostra gente è allo stremo – si legge nella parte conclusiva della lettera -, non può più attendere e ha la necessità di una risposta rapidissima da parte vostra”.

A firmarla sono Katia Furegatti, Monica Pellati, Sergio Finessi, Mariagrazia Esposito, Stefano Tamisari e Roberto Pola dell’associazione Risparmiatori azzerati Carife.

“La recentissima sentenza con la quale la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che, nel caso Tercas, il salvataggio tramite l’intervento del Fondo Interbancario non fosse da considerare un aiuto di stato, ha generato ancora una volta, un forte sdegno nella città di Ferrara – si legge nella lettera -. I giudici di Lussemburgo hanno ribaltato la decisione presa dalla Commissione, che nel 2015 aveva bocciato l’intervento di sostegno finanziario attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd)”.

Gli azzerati sostengono dunque che l’intervento di salvataggio proposto, ma bloccato, per Carife (con il Fitd che avrebbe sottoscritto un aumento di capitale da 300 milioni di euro) “era totalmente legittimo e ora il Tribunale Europeo, attraverso una sentenza lo dimostra, ma è stato bloccato dalla Commissione Europea in modo illegittimo e di questo dovrà rendere conto per i gravissimi danni economici provocati al territorio ferrarese. La storia particolare della nostra comunità, i conclamati errori e le ingiustizie commesse in passato, in questi tre lunghi anni sono stati raccontati in tutte le sedi istituzionali fino allo sfinimento”.

E ora la richiesta che per quello che oggi appare un errore (anche se non si tratta di una sentenza definitiva, questo va tenuto in considerazione), chi lo ha commesso provveda a riarcire.

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