Eventi e cultura
21 Marzo 2019
Dall'immobile di Cisterna del Follo alla mostra a cielo aperto in via Mazzini, ecco il programma della terza edizione

Riaperture, la fotografia riapre anche la caserma abbandonata

di Redazione | 3 min

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Torna Riaperture con la terza edizione del festival dedicato alla fotografia e alla riscoperta dei luoghi desueti e nascosti tra le mura ferraresi. Dal 29 al 31 marzo e dal 5 al 7 aprile, un’edizione orientata all’indagine del futuro, filo rosso che lega esposizioni, eventi e talk.

“La prima sorpresa è la riapertura della caserma Pozzuolo del Friuli, chiusa dal 1997 – spiega il presidente dell’associazione Riaperture, Giacomo Brini –: sarà visitabile quasi tutto il piano terra e la cavallerizza del gigantesco complesso tra via Cisterna del Follo e via Scadiana. Per questa concessione ringraziamo la Cassa dei Depositi e Prestiti che dopo lunghe trattative ci ha permesso di inserirla nel programma”.

Oltre alla misteriosa caserma si riapriranno la Salumaia dell’Hotel Duchessa Isabella, inedita sala interrata, il Palazzo Prosperi Sacrati, Palazzo Massari, la solita sede di Grisù e un negozio al numero 3 di via Garibaldi, a ricordare che l’intento dell’associazione non coinvolge solo i palazzi storici.

Tra le mostre citiamo Venezia e Le Grandi Navi, di Gianni Berengo Gardin, illustre ospite anche alla presentazione di sabato 30, un reportage sul Muro D’Israele di Francesco Cito, l’intima How far is a lightyear del giovano fotografo premiato a Paris Photo, Simon Lehner, autore anche della foto guida dell’edizione del festival. Ricordiamo anche Elinor Carucci, Tania Franco Klein, pubblicata dal New York Times, Claudia Gori, Mattia Balsamini, Eugenio Grosso, Zoe Paterniani, Fabio Sgroi, Claudio Majorana, Ettore Moni e Marika Puicher.

Parte del festival anche la mostra che sovrasta via Mazzini, Displacement di Giovanni Cocco con i testi di Caterina Serra, dedicata al terremoto de L’Aquila e realizzata con il sostegno del Comune di Ferrara, dei commercianti di via Mazzini, di Coop Alleanza 3.0, nuovo partner del festival, e di Ibs+Libraccio. Ricchissimo anche il calendario degli eventi collaterali, concretizzato con la collaborazione del Teatro Off, dell’istituto Dosso Dossi e di Cidas.

“Un’altra importante novità di questa edizione sarà il Caffè con l’Artista – racconta Brini- grazie alla disponibilità e collaborazione degli hotel Annunziata, Ferrara, Astra, Duchessa Isabella, de Prati, Europa e b&b Dolcemela, si potrà chiacchierare con l’artista davanti ad un caffè in questi contesti comunque inusuali per chi abita a Ferrara”.

“Esprimo la mia gratitudine a questo festival per l’importante lavoro di qualità messo in piedi in maniera estremamente autonoma, con una rete di collaborazioni private – commenta il vicesindaco Massimo Maisto -. Il Comune partecipa al budget solamente con un 25% dato che il festival si autosostiene eccellentemente; per questo motivo Riaperture è emerso, entrando in un piano triennale per il suo sostegno”.

È sempre il vicesindaco a ricordare che “molti uffici comunali lavorano in sinergia per la riapertura di diversi luoghi interessati dal festival. Questa attività ci ha permesso negli anni di puntare i riflettori su alcuni spazi in disuso che hanno riacquistato nuovo vita come Grisù e come alcune attività di via Garibaldi. Auguro un buon futuro a Riaperture che l’anno scorso vantava quasi 3200 presenze in città”.

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