di Clelia Antolini
Alle porte la rassegna Post-Memoria desaparec(s)ida al Teatro Julio Cortàzar di Pontelagoscuro. Da venerdì 22 a domenica 24 marzo un’agenda ricca di appuntamenti nella sede del Teatro Nucleo di Horacio Czertok e Cora Herrendorf, promotori ed organizzatori degli eventi assieme all’associazione 24Marzo Onlus, presieduta da Jorge Ithurburu.
Tre giorni di mostre, teatro, poesia, dibattiti, proiezioni ed ascolti dedicati alla memoria collettiva, nel percorso trasversale tra Italia e Sud America, riguardo i fatti che segnarono la vita di troppe persone tra gli anni Settanta e Ottanta, in America Latina. “Come si fa a fare memoria? Si fronteggiano molte difficoltà nella sua costruzione, e finora non abbiamo fatto un buon lavoro – spiega Horacio Czertok –, quindi non ci resta che rivisitarla partendo dall’arte, prendendosi la propria parte di responsabilità”.
Il Teatro Nucleo e l’Associazione 24Marzo hanno scelto di farsi accompagnare in questo percorso da esuli, sopravvissuti, figli di desaparecidos e protagonisti delle vicende, affidandosi alla loro memoria che trova la sua forma migliore nell’espressione artistica. Dalle lezioni di danza latinoamericana di Felisa Alvear e Laura Pergolesi, la mostra fotografica Ausencias di Gustavo Germano e i tanti dibattiti, fino allo spettacolo Contra Gigantes di Horacio Czertok, sabato 23 alle 21.30, passando per l’introduzione al tango di Roberto Calamita e l’ascolto al buio di Radio 3 con Continente desaparecido, Piano Condor: Venturelli di Alessandro Leogrande. Dal contesto più ludico alla riflessione più profonda, ci si muove a piccoli passi in una vicenda da conoscere e ricordare.
Emblematica la sede della rassegna, il Teatro Julio Cortàzar. La rassegna è infatti dedicata al celebre scrittore, a 35 anni dalla morte, che si espose senza remore nella lotta contro gli attacchi alla democrazia subiti dal Sud America. “La nostra città ha un legame consolidato con la sensibilizzazione sui fatti in questione – illustra l’Assessore Massimo Maisto – dalla prima edizione del Festival sui Diritti Umani, dedicato all’asse Italia-Argentina, alle operazioni di coinvolgimento nelle scuole. Oltre alle dinamiche tipiche di memoria e post-memoria, è interessante studiare come si esca dalle dittature; come, tra mille difficoltà, società lacerate e silenziose riescano a scegliere una strada per uscire dai totalitarismi”.
“Stiamo passando alla seconda generazione implicata nei fatti dell’America Latina: ai figli dei desaparecidos non è stata data la possibilità di elaborare il lutto e oggi si trovano a dove fronteggiare questa mancanza” spiega Simone Cuva in rappresentanza dell’Associazione 24Marzo, che opera da tempo in favore delle vittime di questi accadimenti, supportando processi e informazione.
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