“Il paesaggio è una infrastruttura a nostra disposizione: la nostra civiltà è cresciuta attorno al fiume e attorno alle ricchezze del Delta, solo che a volte rischiamo di dimenticarcene. Non ho scelto a caso la Darsena di San Paolo per presentare la mia candidatura a Sindaco. Ferrara deve molto all’acqua che la attraversa e deve fare uno sforzo maggiore per restituire qualcosa al fiume”. Ad affermarlo è Aldo Modonesi, candidato sindaco di Ferrare per il Partito Democratico.
“Quello del turismo fluviale – sostiene Modonesi – come in questi giorni sia Confesercenti, organizzatrice della Borsa del turismo fluviale e del Po, sia il comandante della Nena ci hanno ricordato, è già una realtà che dobbiamo sostenere e far crescere. È una questione di economia, ma anche di rispetto della nostra identità. Grazie ai fondi ottenuti dal bando periferie, congelati e poi sbloccati dal governo dopo una vera e propria battaglia, il Comune interverrà finalmente sulla Darsena di San Paolo: avremo banchine e sponde dove sarà possibile passeggiare o andare in bicicletta, ci riapproprieremo di un pezzo di città che oggi ci sembra irraggiungibile. Il passaggio successivo ed essenziale sarà quello del dragaggio della darsena, che spetta alla Regione. Ogni istituzione che ha competenza a riguardo dovrà fare la propria parte. Da candidato sindaco – sottolinea Modonesi – intendo richiamare ciascuno alle proprie responsabilità per non avere un progetto monco per Ferrara e garantire capacità di programmazione a imprenditori dalle idee lungimiranti”.
“Il problema che ha evidenziato la Nena è in parte risolto anche grazie all’impegno della consigliera Zappaterra in Regione e già dal prossimo fine settimana partenze e itinerari dovrebbero tornare alla normalità. Certo è che risulta inaccettabile che la motonave debba aspettare ogni volta una comunicazione tardiva per sapere quali rotte possa seguire – sostiene Ilaria Baraldi, segretaria del Pd cittadino -. Come una strada, anche il nostro fiume richiede manutenzione e programmazione degli interventi. Grazie a un bando europeo abbiamo già a disposizione uno studio di fattibilità che ipotizza di utilizzare i quattro corsi d’acqua che attraversano la città nella direzione dei quattro punti cardinali, ovvero Boicelli, Volano, Primaro, Burana come assi intermodali di trasporto passeggeri sfruttando l’enorme potenzialità del turismo fluviale”.
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