Cronaca
18 Marzo 2019
L'associazione degli Studenti Indipendenti risponde alle accuse di violenza alla marcia per il clima: “Parrebbe che abbiano deciso di far scoppiare una polemica solo per il gusto di sentirsi difesi dai propri elettori”

Link contro i Balboni: “Offesi dalle affermazioni di qualche politico”

di Redazione | 4 min

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“Come rappresentanti degli studenti che hanno ottenuto alle scorse elezioni la stragrande maggioranza dei consensi da parte del corpo studentesco ferrarese ci sentiamo offesi dalle affermazioni che pervengono da qualche ‘politico’ che punta solo ad avere una maggiore pubblicità per le prossime elezioni amministrative qui a Ferrara”. Parte da qui la replica dell’associazione studentesca Link Studenti Indipendenti alle accuse di Alberto e Alessandro Balboni (e di Azione Universitaria) in merito alla contestazione subita dall’associazione studentesca di destra durante la manifestazione  “Friday for Future” del 15 marzo, che per i Balboni si è trasformata in un’aggressione fisica.

Secondo il gruppo universitario, il racconto degli episodi fatta da AU  “parrebbe che questi soggetti abbiano partecipato ad un’altra manifestazione, dove ci siano state delle risse e degli scontri, e abbiano deciso di far scoppiare una polemica solo per il gusto di sentirsi difesi dai propri elettori”.

Facendo riferimento ai resoconti giornalistici, Link osserva che “non si parla di come la piazza abbia protestato contro di loro quando la maggior parte dei manifestanti presenti si era accorta che questo gruppo non aveva rispettato le regole della manifestazione, portando simbolismi e slogan di un colore politico ben preciso in cui non tutti si sentono rappresentati. A tal proposito suggeriamo, giusto per curiosità, una ricerca letteraria circa la frase/titolo Il domani appartiene a noi (che era la scritta sullo striscione di Azione Universitaria,  e che è storicamente una canzone della gioventù missina, ndr)”.

“Nelle affermazioni di questi soggetti si intravedono solo forme di odio nei confronti di chi voleva semplicemente fare rispettare le regole della manifestazione e della piazza – continua l’associazione -; un gruppo politico, che in quel momento stava manifestando non per se stesso ma per tutti, avrebbe dovuto mettersi dalla parte dei manifestanti e accondiscendere alle regole della piazza così come abbiamo fatto noi e tutte le realtà presenti; invece non solo si è sviata la discussione su altri temi oscurando le motivazioni che hanno portato tutti quegli studenti da piazza municipio a piazza medaglie d’oro, ma sono anche partite minacce gratuite di querela nei confronti di nostri compagni/colleghi rappresentanti e altri manifestanti”.

Link fa riferimento anche al video comparso online nella giornata di domenica “dove chiaramente si vedono i momenti che secondo alcuni integrerebbero un reato, anche se gli agenti di polizia presenti non hanno ritenuto ciò. È scandaloso creare una bagarre con articoli di giornale e affermazioni diffamatorie e calunniose nei confronti di studenti che nulla hanno a che fare con la nostra associazione e che si trovavano ad una manifestazione pacifica, purtroppo traviata dai soliti seccatori. Tutto questo solo per avere un po’ di notorietà? Rappresentando gli studenti dell’Università di Ferrara non possiamo che distaccarci e rimanere basiti dalle affermazioni fatte nei nostri confronti. Vogliamo considerare che, se davvero ci fosse stata una rissa o comunque fossero state commesse delle infrazioni, le autorità erano presenti e potevano intervenire in qualunque momento, chissà perché non lo hanno fatto, forse perché non è successo niente?”.

L’attacco poi si fa sempre più esplicito verso i Balboni (che non vengono mai nominati, per scelta, da Link): “Dobbiamo prendere atto che l’arma di difesa dei deboli è il puntare il dito contro l’altro, protetti dal paparino che detta la linea politica: le minacce di querele pretestuose solo per creare del clamore e per fare impegnare una procura inutilmente ci fa pensare che non si abbia rispetto delle autorità che erano presenti sul luogo che parlano di banale scontro verbale; ci fa pensare soprattutto che manchi il rispetto nei confronti di quella piazza che aveva scritto a chiarissime lettere che non vi dovevano essere simboli di partito”.

“Ci ricorda il solito comportamento di queste formazioni: non rispettare le regole prestabilite, provocare, piangere al momento di una giusta contestazione da loro ricercata, rifugiarsi nelle proprie tane sicure – attaccano ancora gli Studenti Indipendenti -. Noi risponderemo con l’appoggio di tutte le piazze d’Italia che venerdì 15 marzo si sono riempite di manifestanti; qualora dovessero arrivare degli avvisi di garanzia risponderemo anche tramite metodi giudiziari, perché le affermazioni pubblicate sono troppo gravi per non presentare una controquerela per diffamazione a carico di questi. Speriamo solo che chiunque legga questo comunicato apprenda dalle parole ivi scritte che il re è nudo”.

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