Eventi e cultura
17 Marzo 2019
Arriva anche al Teatro Comunale di Ferrara la celeberrima detective nata dalla penna di Agatha Christie

Miss Marple, dalla pagina al palco come in un gioco di prestigio

di Redazione | 3 min

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(foto Lanzetta-Capasso)

di Federica Pezzoli

E’ sempre rischioso misurarsi con modelli narrativi che nel tempo si sono cristallizzati nell’immaginario individuale e collettivo tanto da diventare parte della storia e dell’identità di ciascuno di noi, tanto che chiunque abbia letto delle avventure della tranquilla Miss Marple ha ricreato nella propria mente la scena del delitto e l’intreccio dei personaggi. È dunque un’operazione coraggiosa quella di Pierpaolo Sepe ed Edoardo Erba, regista e autore dell’adattamento teatrale di “Miss Marple. Giochi di prestigio”, in scena al Teatro Comunale Claudio Abbado fino a domenica 17 marzo.

È la prima volta a teatro per Miss Marple e questa sua avventura, scritta da Agatha Christie nel 1952 e pubblicata in Italia nel 1954: Edoardo Erba, già traduttore dei testi teatrali della Christie, che con grazia e intelligenza riesce a restituire una commedia dai toni contemporanei. In questo gioca un ruolo fondamentale la regia di Sepe, che con scelte intelligenti dà vita a scene brillanti, umoristiche e piene di ritmo, aiutato dalla scenografia di Luigi Ferrigno, che ridisegna la vittoriana Stonygates attraverso un gioco di metalli e specchi, ispirato forse anche al titolo originale dell’opera della Christie: “They do it with mirrors”.

Non a caso Erba e Sepe hanno scelto “Giochi di prestigio”, dove è forte il paragone fra il mondo reale e il palcoscenico in cui niente è come appare. “Ah, gli attori: tutti criminali mancati!”, proclama a un certo punto Miss Marple, che per svelare il ‘gioco di prestigio’ messo in atto dall’assassino, mette in scena una vera e propria pièce di metateatro.

A guidare il cast di attori sono Maria Amelia Monti, nel ruolo di Miss Marple (finta) sempliciotta signora di campagna, e Roberto Citran, nei panni del signor Lewis. La Monti è una Miss Marple simpaticamente cinica, rustica e imprevedibile, approfittando della sua apparenza innocua, un po’ svampita e cordiale, raccoglie le confidenze di tutti e con una logica appuntita come i suoi ferri da calza arriva dritta alla risoluzione del mistero. Citran è più che convincente nel ruolo del filantropo utopista, con i soldi della consorte però, con la quale è allo stesso tempo amorevole e freddo, premuroso e calcolatore. Intorno a loro si muovono Caroline (Sabrina Scuccimarra), la compagna di college di Miss Marple, che corre in suo aiuto in nome di un mai infranto vincolo di sorellanza, e tutto un codazzo di figli e figliastri in una famiglia che più allargata forse non si potrebbe. La puritana Mildred (Laura Serena), figlia di Caroline e del suo primo marito; Gina (Giulia De Luca), adottata, moglie di Walter Hudd (Antonio Orlando), ex militare americano; Alex (Sebastiano Bottari), figlio del secondo marito di Caroline, il cui sogno è di scrivere un dramma che lo renda famoso; Edgar (Stefano Guerrieri), giovane segretario di Lewis disturbato da manie di grandezza; infine Christian Gulbrandsen (di nuovo Sebastiano Bottari), figlio del primo marito di Caroline, collaboratore di Lewis e portatore di un segreto, che tutti in famiglia temono possa essere il loro. Un ritratto di famiglia che ha tutta l’aria di celebrare la nuova borghesia anglo-americana, ma che in realtà è immagine del crollo di un’epoca e delle sue speranze.

Un lavoro di squadra impeccabile, che convince e mantiene viva l’attenzione per l’intera durata dello spettacolo.

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