Attualità
16 Marzo 2019
Le formelle della Porta dei Mesi catalogate e diventate gadget in 3D

Il Museo della Cattedrale da attaccare al frigo

di Redazione | 2 min

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di Clelia Antolini

“La valorizzazione del patrimonio culturale si basa sulla salvaguardia della memoria storica e dell’identità di un territorio”; così si apre la presentazione del progetto di Tryeco, in collaborazione con il Museo della Cattedrale e con il patrocinio del Comune di Ferrara, per la catalogazione tridimensionale delle formelle della Porta dei Mesi, anticamente posizionata sul lato destro del duomo e rimossa nel 1700.

Le formelle, conservate all’interno del museo, sono gli unici reperti fruibili della famosa porta, esposti ovviamente a deterioramento nel corso del tempo.

Il progetto di valorizzazione di Tryeco si articola in due step: da una prima fase di rilievo in 3D, e costruzione di una dettagliata banca dati in condivisione con la Soprintendenza, alla realizzazione di calamite in gesso, 100 esemplari per formella, che si troveranno in vendita presso il bookshop del Museo della Cattedrale e del Palazzo dei Diamanti. Il primo passo, fondamentale per la catalogazione e la valorizzazione, permetterà eventuali prestiti di copie delle formelle ai musei che le richiederanno favorendo la circolazione del patrimonio artistico ferrarese. “Una percentuale del ricavato dalla vendita delle calamite sarà devoluto al polo museale ferrarese per la sua tutela e promozione”, informa Matteo Fabbri, socio fondatore di Tryeco.

“Si tratta di un esempio positivissimo della sinergia tra pubblico e privato – commenta l’assessore Aldo Modonesi – sul Museo della Cattedrale, e su altri musei cittadini, cono stati fatti importanti investimenti volti ad un miglioramento della fruizione”.

Sostiene il progetto anche il consorzio Visit Ferrara, rappresentato dal vicepresidente Zeno Govoni che sottolinea l’importanza della creazione di “un network eterogeneo, tra pubblico e privato, nello sviluppo di attività che possano fornire benefici all’intera città. Visit ha acquistato i primi 100 esemplari di calamite, credendo fermamente nell’utilizzo delle nuove tecnologie per incrementare e migliorare i servizi sia al cittadino che al turismo. La tecnologia favorisce senza dubbio l’avvicinamento dei giovani alle proposte culturali della nostra città”.

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