di Giuseppe Malatesta
Mesola. Gianni Padovani, sindaco uscente di Mesola, ha ufficializzato la sua candidatura in vista delle prossime elezioni amministrative. A cinque anni dalla prima elezione, che lo aveva visto premiato dal 58% degli elettori, Padovani scioglie le riserve e si dice convinto a scendere nuovamente in campo “per portare a termine un percorso già avviato che ha portato a risultati importanti”.
Da parte tessere, simboli e bandiere: Padovani (in quota Psi) sceglie la forma della lista civica e, come nel 2014, abbatte i confini partitici per mettere insieme una squadra ancora in via di costruzione che in ogni caso si manterrà nell’area di centrosinistra. Allo stesso tempo, il partito maggiore della coalizione rinuncia a schierare candidati Pd in una partita in ogni caso non facile e – a differenza che nella tornata precedente- dal risultato non così scontato.
“Risultati importanti” rileva Padovani guardandosi indietro, alla vigilia di una nuova campagna elettorale. “Tranne negli ultimi mesi – aggiunge -, in cui vi sono stati problemi legati non ad aspetti tecnici, ma meramente politici, che attengono ad un modo di fare politica che non mi appartiene e che rifiuto e lascio agli altri”.
E gli altri, nella turbolente storia recentissima di Mesola, sono presumibilmente i rappresentanti dell’opposizione che da un lustro siedono in consiglio, e che hanno accolto tra loro due consiglieri eletti nella maggioranza di Padovani e passati a rimpolpare una minoranza che minoranza non lo è più. Da sei mesi infatti permane in consiglio a Mesola il perfetto pareggio tra governo e opposizione, una situazione che ha messo a repentaglio i lavori del consiglio stesso e inasprito il dialogo tra le parti.
Altro elemento chiave nella politica locale è stata poi la campagna referendaria per il progetto di fusione con Goro, un’idea sostenuta da Padovani ma bocciata dai cittadini alle urne con un risultato complessivo pesante ma comunque più contenuto nel comune di Padovani, dove il No si era fermato al 56%.
Con lo sguardo rivolto al futuro, Padovani ricomincia dall’ascolto. “Nelle prossime settimane incontreremo i la comunità per iniziare a costruire insieme il programma di mandato”.
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