E’ con profondo rammarico che dobbiamo ancora una volta registrare episodi di violenza gratuita ed offesa al comune senso di civiltà da parte di esponenti di movimenti femministi e da parte della senatrice Monica Cirinnà del Patito Democratico, in occasione delle recenti manifestazioni dell’8 marzo.
Il Popolo della Famiglia di Ferrara esprime la propria INDIGNAZIONE non solo per il verificarsi dei suddetti episodi, nei quali si offende il sentire di milioni di credenti, ma la colpevole mancata presa di distanza da parte di tutti, istituzioni comprese.
Sappiamo bene che “quel che muove davvero costoro è il disprezzo non tanto per un Dio da loro considerato una sorta di favola per allocchi, quanto per chi è cattolico, crede, mette su famiglia, fa figli”, come ha bene sintetizzato il nostro presidente nazionale Mario Adinolfi. Tuttavia ci sembra assai grave che la mancata censura a tutti il livelli di tali violenze, nel tentativo di annoverarle in una normale dialettica di confronto politico.
Invitiamo tutto il mondo cattolico a cominciare dal nostro Arcivescovo, ma anche tutto il clero, le associazioni ed i movimenti a esternare la loro protesta pubblicamente per quanto accaduto.
Alberto Pinamonti – Popolo della Famiglia di Ferrara