di Serena Vezzani

Cento. “Donare sangue richiede solidarietà, territorialità e sussidiarietà: con la sede dell’Avis a Cento, la ricetta è al completo”: così il presidente regionale dell’Avis Maurizio Pirazzoli sabato mattina, all’inaugurazione della nuova sede associativa e punto di raccolta sangue, in viale Jolanda.

Un taglio del nastro per una struttura che rappresenta un traguardo importantissimo: “La nuova sede risponde alle esigenze e ai bisogni della comunità centese e non solo”, sono le parole del presidente dell’Avis provinciale Davide Brugnati e di Giacomo Balboni, presidente dell’Avis Cento.

“Confortevole, adeguata, di qualità e idonea, non sarà soltanto dedicata ai prelievi, ma anche alla prevenzione e allo screening, facendosi centro di informazione sanitaria, di attività ambulatoriale e medica”.

L’investimento ha visto impiegare una cifra importante per la ristrutturazione dell’ex deposito mezzi dell’autostazione di Cento, ed è il consolidamento di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale, dall’Avis Cento e dall’Avis provinciale, ma anche della Fondazione Caricento, che ha visto impiegare un investimento in attrezzature sanitarie e arredamento. E già sabato mattina, dalle 8 alle 10, ha aperto le sue porte con i prelievi dedicati alle prime donazioni degli studenti dell’Isit.

La scelta della nuova sede è ricaduta su viale Jolanda, nei pressi della stazione degli autobus, per il preciso scopo di “riqualificare la zona” spiega il sindaco Toselli, “che vogliamo diventi ricettiva e d’aggregazione per tutta la cittadinanza, non solo centese: sarà recepita come punto baricentrale dell’attività di raccolta del sangue per tutte e tre le province”.

Perché “donare sangue è relazione” ribadisce Pirazzoli, “e a Cento c’è relazione tra Avis e istituzioni, e Avis e territorio: una comunità di volontari e professionalità qualificate capaci di fare rete, e di costruire coesione sociale e solidarietà praticata: perché questa è la grandezza della nostra associazione, stimolare chi ha qualcosa da dare a chi ha bisogno di riceverlo”.