La corsa di Alan Fabbri per diventare sindaco di Ferrara passa (anche) da cinque macro-aree. Sono quelle lanciate dalla pagina Facebook ufficiale del candidato, che ha sostanzialmente indicato cinque punti, che non saranno gli unici, su cui mettere mano, nel vero senso della parola.

“Stiamo programmando una pianificazione straordinaria della manutenzione ordinaria: abbiamo una situazione di degrado in tante frazioni e quartieri riguardanti i tombini, le buche, la viabilità e gli alberi che potrebbe essere risolta con poco” scrive sui social.

Un punto a parte, però, meritano le Mura, uno dei simboli cittadini che attualmente ha “molti tratti che versano in condizioni di degrado, che necessitano di interventi di ristrutturazione e utilizzati come nascondigli di sostanze stupefacenti”.

Primaria importanza è il ruolo del lavoro, con Fabbri che “crede in una città in grado di competere con le più importanti realtà produttive della regione e dell’intero nord”, a condizione però che venga sistemata “la rete infrastrutturale e penso alla Cispadana o alla Ferrara-Mare”.  Caldissimo è il tema dei risarcimenti ai risparmiatori Carife, nei confronti dei quali il leghista si sente di promettere di “essere pronti a lottare fino a quando non saranno stati ottenuti i rimborsi”.

Infine una città più sicura, che passa inevitabilmente dal ripristino “della legalità in tutti i quartieri abbandonati, anche con il potenziamento della polizia locale”.