Politica
10 Marzo 2019
Manifestazione di fianco alla sede della Lega: "Dopo quattro anni siamo al punto di partenza". Fabbri: "Dal 2015 ci siamo schierati al vostro fianco"

I risparmiatori Carife: “Decreti attuativi subito. La politica non ci prenda in giro”

di Redazione | 3 min

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Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

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L’ormai celeberrimo campanellino di Giovanna Mazzoni torna a suonare. A pochi metri dalla sede ferrarese della Lega, in piazzetta Colomba, sabato mattina si è consumata l’ennesima protesta degli “stanchi” risparmiatori di Carife, che dopo “quattro anni siamo al punto di partenza, è come il gioco dell’oca” sibila Katia Furegatti.

Fra i manifestanti – con il codice Iban appeso intorno al collo -, spiccano i rappresentanti di quasi tutti i partiti politici: c’è tutta l’attuale opposizione con in testa il candidato sindaco Alan Fabbri, c’è il Laboratorio Civico e in seguito arriverà anche il sindaco Tiziano Tagliani.

A loro Furegatti lancia una provocazione: “Se siete venuti qui a farvi dei selfie potevate stare a casa. A Roma con noi non è venuto nessuno. Chiediamo al governo di intervenire, e che i decreti attuativi siano varati già da domani. Chi ha fatto promesse deve essere coerente, basta prenderci in giro solo con delle chiacchiere”.

Oltre ai decreti attuativi, Mazzoni chiede anche una “udienza al ministro dell’economia Giovanni Tria”, e invita i presenti a firmare una petizione, che ben presto passa di mano in mano. Tantissimi gli interrogativi che continuano a tormentare i risparmiatori da anni.

Alan Fabbri, quindi, viene invitato a parlare e non si tira indietro. “Dal 2015 – spiega il leghista – ci siamo schierati vicini ai risparmiatori. Chiediamo di andare avanti nel percorso iniziato da questo governo, che ha messo 1 miliardo e 600 milioni nella Finanziaria. Abbiamo sempre cercato di collaborare con le associazioni, cercando di mettere Ferrara davanti a tutto. Credo la risposta e la soluzione arriverà, sto cercando di sollecitare il governo, vi garantisco che c’è buona fede da parte di tutti, dateci un po’ di tempo. La settimana prossima incontrerò Bper e il responsabile della direzione territoriale di Ferrara Antonio Rosignoli, e poi i sindacati. Ferrara deve essere al centro della programmazione di una banca che ha rilevato Carife per un euro”.

Nemmeno il tempo di posare il megafono, che Fabbri deve incassare la risposta di Furegatti: “Quando sono stati eletti i parlamentari della Lega sono spariti e non ci hanno aiutato, la gente è stanca e non c’è più tempo”.

“In una situazione di recessione non è possibile far tutto e subito, c’è una parte di governo che sta frenando il paese ma Di Maio farà di tutto per trovare i fondi” dice per conto di Laboratorio Civico Natascia Cristofori, immediatamente smentita da Furegatti: “Sei rimasta indietro – esclama -. Hanno detto che i fondi ci sono”.

Tagliani punta il dito contro “un sistema di controllo che Bankitalia non ha saputo organizzare”, e che ha causato una situazione nella quale “a pagarne le spese sono stati i risparmiatori”. E se “oggi c’è un progetto di legge e ci sono i finanziamenti”, resta da capire se il governo – “che dovrebbe archiviare un po’ di conflittualità che impediscono di arrivare al pallino, finché continuano a litigare non risolvono i problemi dei risparmiatori e significa che non hanno voglia di rispondere a queste esigenze” – abbia voglia di “sedersi a tavolino per risolvere i problemi”.

In conclusione, il primo cittadino si lascia andare ad un’altra stilettata: “Il decreto emanato senza consultare i risparmiatori, se non all’ultimo momento, coglie per intero le esigenze della Commissione europea, che dice che ogni risparmiatore deve dimostrare di essere stato truffato e sono stati esclusi gli arbitrati. Ciò significa spendere soldi per riavere i propri soldi ed è una presa in giro per i risparmiatori”. 

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