Santa Maria Maddalena. La piaga del gioco d’azzardo patologico è molto diffusa in Polesine, territorio in cima alle classifiche sia per l’ammontare di cifre giocate sia per il numero di slot machines, videopoker e videolottery per abitante (dati Cnr 2018).
Sul tema è stato organizzato un incontro pubblico di approfondimento su tematiche legislative, sanitarie e sociali legate alla ludopatia, previsto per giovedì 14 marzo alle ore 18 presso il Centro Parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
In questa occasione interverranno Enrico Malferrari del “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” di Reggio Emilia e Maria Elisa Milan del Servizio Dipendenze dell’Azienda Ulss 5 Polesana.
Sono molte le famiglie colpite gravemente da questo tipo di dipendenza e già in diversi Comuni d’Italia, da alcuni anni, si sta procedendo a una regolamentazione degli orari d’esercizio delle macchinette ospitate in sale gioco, bar e tabaccherie. Da quando i Comuni di Ferrara e Rovigo hanno regolamentato e ridotto gli orari del gioco d’azzardo, a Occhiobello vi è stata una crescita esponenziale di sale gioco, con il conseguente aumento di situazioni di disagio sociale e familiare. Oltre ai seri problemi finanziari questo disagio si manifesta con il peggioramento della salute mentale e fisica, problemi sociali, ostacolo alle normali attività lavorative e scolastiche, aumento di tensioni, conflitti e rapporti strumentali.
Per far fronte al problema, l’Amministrazione comunale di Occhiobello ha deciso di predisporre un regolamento che, dopo essere stato discusso in Commissione Consiliare, verrà presto sottoposto al Consiglio comunale per l’eventuale approvazione.
Il coordinamento di associazioni operanti sul territorio di Occhiobello ha seguito con interesse i lavori della Commissione, nell’ottica di integrare tale necessario intervento normativo con la quotidiana attività educativa e di sostegno delle situazioni di fragilità. Il regolamento proposto, tuttavia, prevederebbe l’orario 10-13 e 17-22 per i bar e le tabaccherie e l’orario continuato dalle 14 alle 24 per le sale gioco. L’esperienza dei Comuni che hanno preceduto Occhiobello in questo campo ha evidenziato come determinante l’introduzione di un orario spezzato (vedasi la sentenza n. 1467 del 2016 del TAR Lombardia) nel contrasto alla dipendenza. L’auspicio delle associazioni è pertanto che l’orario continuato proposto per le sale gioco possa essere ridiscusso, adottando un orario spezzato unico di 8 ore complessive.
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