Economia e Lavoro
8 Marzo 2019
Si chiamerà "Impresa Donna". Osti: "Un luogo di aggregazione per portare avanti istanze e condividere esperienze"

Ferrara, l’impresa è rosa e Confesercenti lancia l’infopoint

di Redazione | 2 min

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di Simone Pesci

Il tessuto imprenditoriale ferrarese ha forti tinte rosa. Lo dicono i dati che Confesercenti, basandosi sul database della Camera di Commercio, ha reso noti nella giornata più rosa dell’anno, l’8 marzo. Un momento che è stato propizio anche per lanciare “il progetto ‘Impresa donna’ di Confesercenti, un infopoint che non vuole essere altro che un’aggregazione di imprese femminili per portare avanti istanze e condividere esperienze” esordisce Alessandro Osti, direttore dell’associazione.

Guardando i numeri, forniti proprio da Osti, il “nostro territorio ha una forte vocazione per l’impresa femminile, che rappresenta il 23%, percentuale più alta della Regione”. Un quarto delle attività è attiva “nel settore del commercio, dove nonostante ci sia stato un calo del -3% complessivo dal 2017 al 2018, le imprese femminili sono rimaste pressoché costanti, con un -0,2% che significa 1858 aziende”. L’altra grande area è quella del turismo e del terziario, dove le aziende rosa sono cresciute di due punti percentuali, raggiungendo il numero di 3268.

Numeri che stimolano Confesercenti, che si “farà parte attiva per promuovere micro-corsi per l’approccio all’impresa, aperti anche a chi un’impresa ce l’ha ma si vuole aggiornare” promette Osti.

La responsabile provinciale del coordinamento imprenditoria femminile di Confesercenti Ferrara Maria Chiara Trombetta, entra nel merito dell’infopoint, che ha l’intento di convergere le necessità – “tante” – e i punti di forza – “la donna vive con passione la propria mission d’impresa e ho notato molta solidarietà” – : “Abbiamo pensato di confrontarci, di creare un gruppo in cui le esigenze di ciascuna imprenditrice vengano messe in luce per far sentire la nostra voce, per dare e avere strumenti per risolvere le nostre difficoltà. L’infopoint sarà attivo già da subito”.

È Rosario Suarez, quindi, a prendere parola per rivendicare il fatto che “o il governo è cieco o noi alzeremo la voce: non chiediamo una festa delle donne, ma politiche perché se il paese non investe sulla donna non avrà futuro”.

Il presidente provinciale di Confesercenti Nicola Scolamacchia conviene sul tema, perché “le donne dimostrano a casa e sul lavoro maggiore tenacia e razionalità”, oltre al non trascurabile fatto che “portano qualità al livello superiore, hanno maggior attenzione al dettaglio”, e tutto ciò è “importante per il nostro paese e nella nostra associazione per la voglia di fare le cose e attuarle”.

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