di Davide Soattin
Vigarano Mainarda. A distanza di quasi otto anni, gli strascichi del sisma che nel 2012 colpì l’Emilia continuano a farsi sentire. Negli ultimi giorni infatti – tra le diverse realtà dell’Alto Ferrarese – a tenere banco è la questione legata alle sorti dell’Ufficio Sismico Intercomunale, un ente che a Vigarano Mainarda svolge la sua funzione da quasi dieci anni, a capo di una cordata che vede coinvolte anche Bondeno, Terre del Reno e Poggio Renatico, protagoniste dell’ultima ora di una rivoluzione che le vedrebbe spostare la funzione sismica verso Cento come capoluogo.
Una decisione indigesta al sindaco vigaranese Barbara Paron, che ha voluto precisare prontamente la propria posizione: “Appena sono stata eletta presidente della Provincia, dalla Regione mi hanno chiamato per chiedermi se potevo valutare la creazione di una convenzione speciale da poter offrire a quei Comuni che ancora non si erano organizzati con una funzione sismica convenzionata con un’unione o una qualsiasi convenzione, un ruolo precedentemente svolto dalla stessa Regione fino al 31 dicembre 2018 e ora compito della Provincia. Ovviamente, in quella sede ho manifestato tutta la mia difficoltà a svolgere questa funzione, perché mancava il personale adeguato, promettendo però che mi sarei attivata nei mesi successivi per poter valutare questa possibilità”.
“La prima cosa che ho fatto è stata proporre un’alternativa – ha proseguito il primo cittadino -. Visto che esiste già un Ufficio Intercomunale che funziona bene da quasi dieci anni, ho pensato di implementarlo facendo entrare Cento e tutti gli altri Comuni della Provincia senza quella famosa convenzione, in modo da garantire una base professionale molto alta e implementata da ulteriore personale. Ho organizzato subito un incontro con i sindaci di Poggio Renatico, Terre del Reno e Bondeno, gli ho formalizzato la mia proposta e loro mi hanno dato un informale benestare iniziale”.
Il fulcro della questione però è un altro: “Negli ultimi giorni vengo a scoprire che questi tre Comuni si sono accordati con Cento, e che tutti insieme hanno preso la decisione di convenzionarsi tra loro, ponendo capofila proprio Cento e togliendo di fatto da questo incarico Vigarano. In questo modo hanno cambiato completamente l’assetto di questo ufficio, e per questo motivo ho inviato loro una Pec in cui ho chiesto il motivo di questa decisione, soprattutto davanti a un ufficio che ha sempre funzionato e di cui nessuno si è mai lamentato, chiedendo il perché non avremmo potuto proseguire nella direzione che avevamo concordato in precedenza. Se decidono di prendere una decisione diversa, è buona cosa che spieghino tempi, modi e motivazioni per cui ci si riduce in questo modo e si esclude Vigarano, dando una connotazione completamente nuova all’ufficio e spostando del personale che è già qui, a Cento. Molte cose non sono chiare”.
“Davanti a questa mia richiesta non ho ricevuto risposta – ha successivamente sottolineato il sindaco, prima di concludere -. Sono davvero senza parole e non è certo questo il mio modo di fare politica. La politica si fa per i cittadini e per il territorio, si cerca il modo più efficace e più efficiente per soddisfare i loro bisogni. Il mio atteggiamento è di grande delusione. Avverto un senso di impotenza e di rassegnazione, dato che in quattro contro uno non sono in grado di incidere in nessun modo per migliorare questa situazione, nonostante mi sia prestata a questo territorio e tutt’oggi veda che ci sono alcune realtà che lavorano seguendo un carattere politico legato solamente alle prossime elezioni amministrative”.
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