Spal
4 Marzo 2019
Al ‘Mazza’ è 1-2 per la Sampdoria grazie alla doppietta di Quagliarella. La Ovest esce per protesta al gol annullato a Floccari

Var ancora protagonista e Spal ancora sconfitta

di Redazione | 6 min

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Spal, salvezza raggiunta tra i rimpianti

Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

(foto di Alessandro Castaldi)

di Andrea Mainardi

Altra domenica ad altissima tensione per i colori biancoazzurri che incappano in un’altra sanguinosa sconfitta al termine di una gara davvero dai due volti.

I primi quarantacinque minuti vedono una Spal approcciare malissimo la partita e ritrovarsi sul doppio svantaggio già dopo dieci minuti, punita dall’intramontabile Quagliarella capace di fare a fette la retroguardia ferrarese. Nel secondo tempo i biancoazzurri spingono con un po’ più di convinzione e, al 60’ Floccari di testa anticipa tutti sul primo palo e accorcia le distanze sulla bella punizione di Kurtic.

L’esultanza del ‘Mazza’ lascia via via spazio all’incredulità generale quando l’arbitro Pasqua non fa riprendere il gioco ma parla per lunghi minuti con gli addetti al Var Manganiello e Lo Cicero. Memori di quando accaduto due settimane fa contro la Fiorentina i tifosi ed i giocatori iniziano a far sentire la propria voce mentre il direttore di gara si dirige allo schermo per rivedere l’azione.

Passano altri minuti di puntigliosa e francamente inconcepibile revisione dell’azione del gol fino a che accade ciò che tutti temevano. Pasqua alza il braccio ad indicare fuorigioco annullando così la rete di Floccari. Anche a rivedere i replay si fatica a motivare tutto ciò se non per una leggerissima posizione irregolare di Petagna, il quale non è ben chiaro come influisca attivamente sull’azione che porta poi al gol.

Da qui in poi il resto della partita si svolge in un clima surreale, con la curva ovest che abbandona gli spalti per protesta assieme a tanti altri spettatori spallini. Resta il tempo per un bellissimo gol di Kurtic su punizione e per l’espulsione di Cionek per fallo da ultimo uomo ma a far parlare ormai non è più ciò che succede in campo ed è questa la vera sconfitta di oggi.

Spal arrembante già nei primi secondi col lancio di Cionek che scavalca Colley e trova Floccari in profondità, il quale viene steso dal difensore al limite dell’area. Nonostante la posizione decentrata Kurtic prova la battuta a rete ma il pallone si infrange sull’esterno della porta. Nonostante ciò la partita inizia già in salita perché al 4’ i doriani riescono già a portarsi in vantaggio con l’ennesima perla nella carriera di Fabio Quagliarella.

L’attaccante è infatti magistrale nel coordinarsi in mezza rovesciata sul cross di Bereszynski mandando fuori tempo Cionek e piegando le mani di Viviano. L’inizio è da incubo per i biancoazzurri che non riescono ad entrare in partita ed anzi la compromettono già all’11’.

Ancora Bereszynski infatti scende sulla destra e serve Saponara che, decentrato, ribalta l’azione sull’altro lato dove Linetty va al cross indisturbato trovando l’altrettanto indisturbato Quagliarella che di testa raddoppia senza alcuna difficoltà. Tremendo in questa circostanza il posizionamento della difesa spallina, mandata completamente fuori giri in due passaggi.

A riaprire la partita subito dopo di prova Petagna ben servito da un pallone arretrato di Fares al limite dell’area ma Sala in scivolata si immola respingendo il tiro del centravanti. Ancora Sampdoria poi al 23’ sempre con Quagliarella che di prima intenzione scarica un destro da oltre trenta metri che si stampa sul palo sfiorando la tripletta.

Ancora una volta gravissima l’indecisione di Cionek che tiene in gioco l’attaccante facendosi poi scavalcare dal rimbalzo di un lancio dalle retrovie. Bisogna aspettare il 29’ per il primo intervento di Audero chiamato in causa da Petagna con un sinistro da fuori area, tre minuti dopo è invece Praet che scocca un destro secco da fuori area che impegna Viviano ad una parata centrale. Lo stesso portiere è poi bravo a respingere di piene la conclusione di Quagliarella ancora una volta lasciato solo da un Cionek, che sarebbe meritevole di sostituzione dopo questa prima mezz’ora nella quale ha davvero sbagliato ogni possibile giocata con e senza palla.

Al 35’ potenziale occasione Spal con la bella palla di Petagna girata sul secondo palo dove Fares non colpisce bene al volo da ottima posizione, schiacciando troppo il pallone. Tatticamente la Sampdoria ha dominato questo primo tempo riuscendo sempre a mettere in difficoltà la linea difensiva spallina grazie ad un attacco della profondità perfettamente eseguito dai propri attaccanti.

Da rimarcare anche il palleggio doriano sempre in grado di mettere in difficoltà Missiroli, Valoti e Schiattarella tra le linee. Una lezione di calcio vera e propria questa, a cui la Spal assiste quasi impotente, e soprattutto riscoprendosi tremendamente fragile in fase difensiva per l’intera durata dei primi quarantacinque minuti.

Quantomeno la Spal riesce a cominciare la ripresa con piglio leggermente diverso, guadagnandosi un paio di angoli e creando una buona occasione con Kurtic che al volo non riesce ad inquadrare la porta. Dal canto loro i blucerchiati si rendono ancora pericolosi con Quagliarella che prima di destro a giro chiama Viviano alla parata in tutto e poi di controbalzo scheggia la traversa nel prosieguo dell’azione.

Al 55’ Semplici inserisce Murgia al posto di Schiattarella e Giampaolo risponde irrobustendo anch’egli la mediana con Jankto per Saponara. Dopo una timida pressione, finalmente allo scoccare dell’ora di gioco ecco che la Spal accorcia le distanze con Floccari di testa che insacca la punizione di Kurtic.

Ancora una volta però il Var non è amico dei biancoazzurri ed annulla tutto per fuorigioco millimetrico di Petagna il quale avrebbe in qualche modo influito nell’azione di gioco. Questo zelo nell’analizzare i gol casalinghi della Spal porta alla protesta di gran parte della curva ovest abbandona lo stadio assieme a tanti altri tifosi rendendo il clima della partita del tutto surreale.

Infatti le tempistiche ancora una volta del Var generano enormi perplessità iniziando dai minuti che hanno visto l’arbitro Pasqua parlare al microfono nel cerchio di centrocampo agli altrettanti minuti passati alla visione dello schermo, come nel cercare davvero i pelo nell’uovo.

Tornando al campo, per i dieci minuti finali entra fa il suo esordio Jankovic in una Spal che non rinuncia comunque ad attaccare inserendo anche Antenucci senza che però il risultato cambi anche dopo sette minuti di recupero. Al 94’ addirittura Kurtic accorcia le distanze con un bellissimo calcio di punizione che non lascia spazio ad Audero, il tempo è però troppo poco per sperare in una rimonta anche perché Cionek da ultimo uomo stende Defrel con le squadre ormai completamente sbilanciate venendo infine espulso.

Tra le polemiche quindi finisce al ‘Mazza’ un’altra partita che farà discutere tantissimo e che acuisce le polemiche nei confronti del VAR, per una Spal che si sente sempre più defraudata.

 

Spal – Sampdoria 1-2
Marcatori: Quagliarella 4’, 11’ (Sa.), Kurtic 90’+4 (Sp.)

Spal (4-4-2): Viviano; Cionek, Bonifazi, Felipe (dall’ 83’ Antenucci), Fares; Kurtic, Schiattarella (dal 55’ Murgia), Missiroli, Valoti (dal 79’ Jankovic); Floccari, Petagna.
A disposizione: Gomis, Fulignati, Poluzzi, Regini, Valdifiori, Vicari, Dickmann, Costa, Paloschi.
Allenatore: Leonardo Semplici.

Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Sala, Andersen, Colley, Bereszynski; Praet (dal 43’ Murru), Vieira, Linetty; Saponara (dal 58’ Jankto); Gabbiadini, Quagliarella (dal 68’ Defrel).
A disposizione: Rafael, Belec, Sau, Tavares, Ferrari.

Allenatore: Marco Giampaolo.

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli.

Assistenti: Santoro – Preti.

Quarto ufficiale: Abbattista.

VAR e AVAR: Manganiello – Lo Cicero.

Ammoniti: Fares (70’ Sp.), Valoti 76’ (Sp.), Sala 76’ (Sa.).
Espulsi: Cionek 90’+6’ (Sp.).

Possesso palla: 52% – 48%.
Tiri (in porta): 14 (2) – 14 (8).

Angoli: 5 – 4.

Fuorigioco: 1 – 2.

Falli: 12 – 14.
Passaggi (% riusciti): 418 (83%) – 390 (81%).

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