Jolanda di Savoia. Non tarda ad arrivare la controreplica dei sindacati alle risposte giunte dal sindaco Elisa Trombin sullo stato degli uffici e dei servizi nel Comune da lei amministrato.

Ed è una risposta – “fuori dal linguaggio politichese” – fatta di sette domande alle quali “ci piacerebbe avere risposte nel merito”.

“È vero o non è vero che l’amianto è ancora presente negli uffici comunali? – chiedono Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil Fpl -. È vero o non è vero che la sindaca ha deciso una nuova organizzazione degli uffici comunali senza coinvolgere i sindacati, che chiedono dal 15 agosto un incontro specifico su questo tema? È vero o non è vero che è la sindaca attualmente ad occuparsi dell’accertamento delle multe? È vero o non è vero che le ore assegnate all’assistente sociale sono 12 a settimana, mentre prima il servizio era coperto da personale con contratto full time? È vero o non è vero che, ad oggi, non esiste la Centrale Unica di Committenza, organo necessario per la gestione delle gare di appalto? È vero o non è vero che alcuni servizi pubblici scontano un ritardo non più sostenibile? È vero o non è vero che una dipendente Acer è stata trasferita in uno dei locali chiusi a causa della presenza di amianto?”.

“È a queste domande che dovrebbe rispondere la sindaca – sbottano i sindacalisti Luca Greco (Cgil), Francesco Bertelli (Cisl) e Sabrina Cerini (Uil) -. Eviti inutili orpelli retorici e risponda nel merito. Le problematiche sottolineate sono reali? Creano un effettivo disservizio per i cittadini? Come si pensa di porvi rimedio? Questo è quello che ci si aspetta dal primo cittadino. Non inutili disquisizioni sulla carta igienica, che speriamo non manchi, o su improbabili complotti del personale dipendente ai danni dell’amministrazione. Al prefetto – concludono – chiederemo noi se è arrivato il tempo di occuparsi del comune di Jolanda”.