Comacchio
1 Marzo 2019
Il promotore del progetto 'Un mare anche per me' risponde agli operatori della costa: "Il turismo pet-friendly è in crescita, ma a loro non interessa incrementare le presenze ai Lidi"

Cani in spiaggia, Gelmi rincara: “Balneari immobili, poi lamentano le strade vuote”

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Alla replica di operatori e associazioni balneari sul contestato progetto ‘Un mare anche per me’, segue la controreplica di Giacomo Gelmi, promotore insieme a Luca Delli Gatti della proposta di legge sull’accesso alle spiagge dei cani e degli altri animali d’affezione.

Un botta e risposta che ha origine il 19 febbraio scorso, quando Gelmi partecipa a Comacchio ad un incontro che si rivela essere particolarmente sgradevole per Gelmi stesso, risentito per i toni e per l’atteggiamento dei padroni di casa. Seguono dichiarazioni a mezzo stampa e giunge la smentita dei diretti interessati, che riferiscono di un confronto “avvenuto in totale tranquillità” e sottolineano alcune caratteristiche del progetto che a loro parere non possono essere accettate così come sono e vanno quindi riviste insieme.

“È triste vedere come un normale testo (quello del progetto di legge, ndr) scritto in italiano non venga compreso. Noto infatti che non si è nemmeno letta la parte relative alle norme igienico-sanitarie. Leggo repliche e poi ricevo telefonate da alcuni dei firmatari, che richiedono incontri per trovare una quadra su alcuni ‘punti molto interessanti’. Leggo dichiarazioni appositamente strumentalizzate in cui si afferma che la legge prevedrà l’obbligo ovunque e per tutti di accettare i cani: dice proprio il contrario invece”.

“La spiaggia – chiarisce Gelmi – è già accessibile alle persone con animali, trattandosi di luogo aperto al pubblico. Naturalmente il concessionario o gestore dello stabilimento balneare ha la possibilità di limitare o escludere tale accesso, semplicemente mediante apposita cartellonistica. Analogamente, anche le spiagge libere ammettono la libera circolazione di persone con animali domestici”.

Il giovane ferrarese passa poi ad un breve excursus sui dati del turismo pet-friendly – un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro con il 55% degli italiani accompagnati da almeno un cane – e sottolinea come nel 2018 i Lidi comacchiesi abbiano “subito un calo di presenze di oltre il 4%: più volte, weekend esclusi, ho visto post di commercianti fotografare strade vuote in settimana e lamentarsi della scarsa affluenza di turisti. Evidentemente questa possibilità di incrementare il turismo a qualcuno non importa minimamente, ma vorrei ricordare che esiste anche un ampio tessuto commerciale al di là della spiaggia”.

Prima di chiudere quella che assicura sarà la sua ultima replica, Gelmi ricorda un altro precedente tentativo di collaborazione non andato a buon fine con i balneari comacchiesi: “Con gli stessi che continuano a voler visibilità sui giornali avevo ideato la pagina ‘Comacchio Meteo’, dove ogni lido poteva postare le reali condizioni meteo giornaliere per contrastare il danno di certe previsioni catastrofistiche: anche questa idea venne bollata come ‘cavolata’: anche da ciò si evince che qualcuno preferisca rimanere nel tranquillo immobilismo. Accompagnato dal segno meno”.

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