Comacchio
28 Febbraio 2019
Consorzi e associazioni della costa intervengono dopo le polemiche sul progetto 'Un mare anche per me': "Non tiene in considerazione tutte le esigenze dei bagnanti e creerebbe problemi di decoro, igiene e sicurezza"

Cani in spiaggia, la replica dei balneari a Gelmi: “Nessun agguato, polemica sterile”

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Fronte comune dei balneari comacchiesi nella replica a mezzo stampa a Giacomo Gelmi, promotore della proposta di legge sull’accesso alle spiagge dei cani e degli altri animali d’affezione. Dopo un incontro sulla costa (era il 19 febbraio) molto poco gradito a Gelmi – che aveva lamentato i toni fuori luogo dei presenti – consorzi e associazioni di categoria del settore intervengono con un comunicato per alcune doverose precisazioni.

In quell’occasione “non è stato espresso dissenso a una regolamentazione degli animali in spiaggia, ma al modo in cui è stata presentata la mozione stessa, senza che il comparto balneare fosse coinvolto. Nessun agguato. L’incontro è avvenuto in totale tranquillità e non capiamo la strumentalizzazione attuata: non vi sono state minacce, le acque non sono mai state agitate, riteniamo che ognuno sia libero di presentare la proposta di legge che vuole ma non si può asserire che siano state interpellate associazioni di categoria e balneari quando questo non è vero. Il nostro gruppo riconosce che i tempi sono maturi e che si possano rivedere le normative sull’argomento. Siamo altresì convinti che non si cominci una concertazione dando dei maleducati, arroganti e neppure etichettando con appellativi come “sceriffi” a mezzo stampa ai propri interlocutori”.

A ‘firmare’ la replica sono Asbalneari, Cesb, Associazione Stabilimenti Balneari Portogaribaldi, Cooperativa Stabilimenti balneari Volano, Consorzio Nazioni, Ascom-Confcommercio Comacchio e Confesercenti Comacchio, perciò i rispettivi rappresentanti Nicola Bocchimpani, Nicola Spinabelli, Giuseppe Carli, Luca Callegarini, Gianni Nonnato, Gianfranco Vitali e Roberto Bellotti. “Per problemi di apertura degli allegati di posta certificata – precisano loro – siamo venuti a sapere il giorno stesso, durante la suddetta riunione, che ci sarebbe stato un tavolo del turismo dedicato all’argomento”.

Tornando al fulcro della questione, gli imprenditori della costa “che si dedicano al proprio lavoro con costanza e sacrificio meritano – secondo gli stessi – rispetto: questo non deve mancare solo perché hanno dimostrato molti dubbi e perplessità ad una proposta così mal impostata. La nostra costa ha delle caratteristiche peculiari e di conformazione differenti e nella proposta di legge ‘Un mare anche per me’ non sono state contemplate deroghe in base alle esigenze locali, neppure da parte dei Comuni. Per problemi di spazi, ai lidi nord – fanno notare gli operatori – la norma provocherebbe (così come è stata proposta) reazioni diverse che non ai lidi sud”.

“Bisogna dare la possibilità ad ogni stabilimento balneare di poter decidere in autonomia se ospitare gli animali in base ai propri spazi e alle esigenze della propria clientela. Attualmente sono già 80 le strutture che nei lidi comacchiesi li ospitano e non vogliamo che questa polemica sterile faccia passare il messaggio sbagliato di una mancata sensibilità e superficialità sul tema”.

Entrando nello specifico della proposta di legge messa a punto da Gelmi con Luca Delli Gatti, balneari sottolineano come non tenga in “considerazione tutte le esigenze del bacino di clientela che gli stabilimenti balneari ospitano: battigia no limits a qualsiasi ora del giorno, il bagno in mare ovunque in orari che coincidono con la balneazione e il servizio di salvataggio sono aspetti che creerebbero grossi problemi di decoro, igiene e di sicurezza, in primis ai bambini. Sono molte le problematiche che non sono state prese in considerazione, dalle responsabilità civili ai controlli. Il divieto rimane solo di competenza delle autorità.  Generalizzare – concludono – non è saggio ed è per questo che quando si presenta ufficialmente una proposta di legge seria si concertano le associazioni di categoria e le associazioni balneari in modo che si rispettino in pieno le esigenze di tutti, in primis degli ospiti della struttura che devono avere una vacanza il più tranquilla possibile con o senza animali al seguito”.

 

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