Lagosanto. Secondo momento nello scambio interculturale che vede coinvolta la scuola secondaria di primo grado di Lagosanto: oggi mercoledì 27 febbraio, ventinove studenti francesi accompagnati da tre insegnanti, provenienti dal collège “Jean Monnet” di Vertou, nei pressi di Nantes, arriveranno nel Delta del Po.

I ragazzi saranno accolti nelle famiglie dei loro corrispondenti italiani e gli insegnanti saranno ospitati da tre docenti della scuola.

“E’ la prima esperienza per i nostri alunni”, sottolinea la professoressa Lia Vessecchia, responsabile del progetto e docente di lingua francese. “Sinora sono stati organizzati solo viaggi d’istruzione in Francia per scoprire la storia e la cultura di questo Paese, di cui i nostri alunni studiano la lingua. Questa volta abbiamo deciso di innovarci, creando un vero scambio culturale e programmando l’accoglienza di giovani francesi”.

Il primo momento di incontro e scambio, in seno a tale progetto, ha visto gli studenti di Lagosanto accolti dai loro corrispondenti francesi dal 18 al 25 gennaio scorso e insieme hanno, fra le altre attività, visitato Nantes, Le Mont Saint Michel, Saint Malo, accompagnati, oltre che dalla docente referente, anche dalle professoresse Michela Menegatti e Stefania Scalambra, a loro volta ospitate dai loro colleghi francesi.

La delegazione del collège “Jean Monet” rimarrà a Lagosanto dal 27 febbraio al 6 marzo: il programma della loro permanenza prevede, fra l’altro, visite all’Abbazia di Pomposa,Venezia e Ferrara, oltre alla partecipazione a lezioni a scuola e tornei sportivi nella palestra dell’istituto. Questo scambio è stato creato su proposta dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna partner dell’Académie de Nantes: il gemellaggio ha come obiettivi trasversali, oltre allo sviluppo e al potenziamento dello studio della lingua francese, l’educazione alla cittadinanza europea, la conoscenza, il confronto e l’accoglienza di altre culture, il superamento di pregiudizi, il rispetto delle diversità e la scoperta di nuove realtà, lo scambio reciproco delle conoscenze afferenti la propria cultura e le proprie tradizioni. In questo periodo storico particolare, i ragazzi potrebbero insegnare agli adulti che si può essere uniti nella diversità e che si può andare d’accordo, nonostante possibili divergenze di punti di vista.