Il sindaco Tagliani ha incontrato in municipio gli esponenti delle associazioni e dei movimenti che tutelano gli interessi degli azionisti e dei risparmiatori  Carife, dai quali ha ricevuto alcune proposte di modifica al Decreto rimborsi.

Da azionisti e risparmiatori il rpimo cittadino ha appreso delle diverse criticità già sollevate recentemente, che riguardano in particolare la indeterminatezza  del concetto di “violazioni massive”, la necessità comunque di procedere, dopo le singole domande, a una valutazione caso per caso su decine di migliaia di istanze, nonché il tetto d’indennizzo al 30% calcolato sul prezzo d’acquisto non rivalutato dei titoli azionari.

Questi sono solo alcuni dei rilievi critici rappresentati dai risparmiatori che ancora sollecitano l’adozione di un sistema di accesso al Fir (Fondo Indennizzo Risparmiatori) mediante procedure semplificate che escludano verifiche sul cosiddetto “misselling” in favore di requisiti presupposti in maniera chiara tali da evitare dispendiose procedure d’accesso.

Il sindaco ha immediatamente scritto al Mef – e in copia ai parlamentari ferraresi – per sollecitare la stesura finale del Decreto attuativo e l’accoglimento delle proposte di modifica sottoscritte da tutte le associazioni. Tagliani ha colto l’occasione per invitare i rappresentanti e i parlamentari eletti o residenti a Ferrara a “esprimersi a sostegno di tali fondate istanze destinate a portare in ogni caso solo un sollievo parziale e tardivo ai danni subiti dai risparmiatori per effetto di un’improvvida gestione dell’Istituto ma anche per il completo fallimento degli strumenti di controllo e di gestione commissariale”.