Cento
22 Febbraio 2019
Mercoledì la stazione di corso Isonzo ha registrato una media di 112 microgrammi di Pm10 ogni metro cubo d'aria: è il valore più alto nelle ultime due settimane in tutta la Regione

Polveri sottili molto oltre il limite, prorogate le misure d’emergenza

di Redazione | 2 min

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Il livello più alto delle ultime due settimane non solo a Ferrara, ma in tutta la regione: una media di 112 microgrammi di particolato sottile per ogni metro cubo d’aria. È il dato spaventoso registrato nel capoluogo (nella stazione di corso Isonzo) nella mercoledì 20 febbraio, l’ottava giornata di fila oltre il limite previsto dalla legge, che doppia il valore massimo fissato per la concentrazione di  Pm10 nell’aria (50 microgrammi per metro cubo).

Ferrara batte se stessa in settimana: l’altro picco risale al 17 febbraio, 108 µg/m3, anche quello il più alto degli ultimi 14 giorni.

Scontata la proroga delle misure emergenziali, che dureranno fino a lunedì 25 febbraio, giorno in cui verranno resi noti i nuovi dati sul monitoraggio sulla qualità dell’aria.

Proroga che riguarda anche Cento, così come il resto dei grandi centri abitati dell’Emilia Romagna, che negli ultimi tre giorni hanno tutti abbondantemente sforato il limite di legge.

I valori sono medie giornaliere espresse in µg/m3. Per ciascuna provincia, è mostrato il dato della stazione che ha misurato le concentrazioni più elevate (fonte: Arpae)

Le misure emergenziali: 

nella fascia oraria 8.30 – 18.30 è previsto il divieto di circolazione per tutti i veicoli a motore rispondenti alle seguenti omologazioni:

con accensione comandata (benzina) omologati Euro 1 o precedenti (conformi direttive 91/542 CEE e 93/59 CEE e precedenti );

con accensione spontanea (diesel) categorie M1, M2, M3, N1, N2, N3 omologati Euro 4 o precedenti (conformi direttive 2003/76 CE B e precedenti);

ciclomotori e motocicli omologati Pre Euro 1.

– il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti sulla base delle limitazioni della circolazione in vigore e sul rispetto delle altre misure;

– la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghiche ospitano attività sportive;

Sono inoltre vietati:

– la sosta con motore acceso per tutti i veicoli;

– lo spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe. Sono escluse dal divieto le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo;

– qualsiasi tipologia di combustioni all’aperto (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc..), incluse le deroghe previste dall’art. 182, comma 6 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 rappresentate dai piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco;

– l’utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe emissiva < 4 stelle.

 

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