di Simone Pesci

“Ringrazio Pietro Turri che è venuto qua e ci ha messo la faccia, insieme all’ingegner Luca Capozzi”. Fra la settantina di militanti leghisti giunti a Cocomaro di Cona per ascoltare il segretario comunale del Carroccio Nicola Lodi, infatti, ci sono anche il consigliere comunale del Pd e il tecnico del Comune.

All’ordine del giorno, l’ormai celeberrimo ponte bailey, sito a poche centinaia di metri dal bar della frazione, nel quale si svolge l’incontro. “E’ una problematica che divide le comunità e che crea una serie di problemi alle attività economiche” attacca Lodi, che si dice “certo che l’amministrazione ha fatto di tutto”, ma che poi “qualcosa si è inceppato”. Per quanto si continui a dire “che va tutto bene, a oggi il ponte non c’è” punge ’Naomo’, che si interrompe solamente per una manciata di minuti, in modo da mostrare un video che elenca “una serie di leggerezze” che si sono succedute nella mancata costruzione del manufatto, che continua a spezzare in due via Golena.

“Contestiamo il modus operandi, non il progetto della struttura” precisa Lodi, nell’occasione impegnato a smascherare “Aldo Modonesi, che aveva promesso che se il ponte non fosse stato fatto entro l’anno scorso avrebbe pagato il caffè a tutti, e quindi capisco perchè stasera non c’è”.

E ancora: “Quando Modonesi parla di sfortuna per il cantiere, io la chiamerei incompetenza. C’erano cinque aziende che avevano le potenzialità per costruire il ponte in termini prestabiliti, e nel mese di agosto, periodo di ferie, bastava dare tempistiche diverse per chiedere un’integrazione di documenti”.

“Sembra quasi una presa in giro, per dire purtroppo l’azienda è fallita, le altre hanno rinunciato e siamo da capo. Qui stiamo parlando di incompetenza” tuona ‘Naomo’, che mette già le mani avanti chiarendo che “in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni, il ponte verrà iniziato da zero con un bando, a meno che non sarà completato nei prossimi tre mesi”.

E se il manufatto rimane un fantasma, continuano a pagare “tutte quelle attività economiche in ginocchio”, per le quali il leghista chiede “subito un contributo economico per i mancati incassi”. Immancabile una frecciata elettorale: “Assicuro al Pd che a Cona prenderanno una bastonata, causato da fretta, incompetenza e promesse non mantenute”.

L’ultimo pensiero di Lodi, va quindi all’assessore al Decentramento Simone Merli: “Le periferie sono state abbandonate. Il 50% dei voti sono nelle periferie e questo è stato un suicidio”.