Attualità
20 Febbraio 2019
Lettera aperta di 15 ferraresi agli amministratori presenti e a venire: il futuro di Ferrara passa anche per la gestione del suo verde

Un gruppo di cittadini chiede più attenzione per il destino dei grandi alberi

di Redazione | 3 min

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(foto di archivio)

Non solo la sicurezza. Il futuro di Ferrara passa anche per la gestione del suo verde, dei grandi alberi in particolare. Sembra questo il messaggio che un gruppo di cittadini vuole lanciare tramite una lettera aperta che parla agli amministratori presenti e a quelli che verranno.

“Troppo spesso a Ferrara si abbattono grandi alberi perché si teme che possano causare danni o perché la loro manutenzione si ritiene essere troppo costosa”, si legge nella lettera, tra i cui firmatari c’è anche David Zanforlini, avvocato molto vicino alle cause ambientaliste. Tra gli esempi citati c’è quello che provocò non poche polemiche al tempo dell’abbattimento di 15 tigli e bagolari in via Cassoli per i lavori allo stadio “Paolo Mazza”.

“Sarebbe stato possibile salvarli inserendoli nel progetto di riqualificazione, ci risulta che fosse stato presentato un regolare progetto che preservava i 15 grandi alberi, ma è stato sicuramente più facile tagliarli – scrivono i 15 firmatari -. Anche incatenarsi simbolicamente agli alberi non è servito. Abbiamo riportato un grande senso di frustrazione: quando siamo arrivati in via Cassoli abbiamo trovato ad aspettarci le camionette, le transenne e i militari armati, tutti schierati contro un piccolo drappello di ambientalisti pacifici. Siamo rimasti sbalorditi. Avevamo informato noi stessi le autorità che ci sarebbe stata una manifestazione, ma non pensavamo di scomodare le forze armate”.

Altro lamentela riguarda l’abbattimento dei pini marittimi di piazza Verdi per i lavori di riqualificazione: “Strano che per riqualificare si debba eliminare un patrimonio pubblico!
Anche in questo caso ci chiediamo perché il progetto non potesse inglobare questi grandi alberi così importanti e significativi. All’Urban Center in ottobre, a un incontro di presentazione del progetto, è stato fatto notare che non aveva senso sradicare gli ultimi due alberi. Molti hanno sostenuto l’osservazione, ma non è servito a niente. Ma allora a cosa serve questo Urban Center, ci domandiamo?”.

“I grandi alberi sono importantissimi per la qualità della vita nelle città così inquinate e surriscaldate”, ricordano i cittadini che ora si mostrano preoccupati per il destino degli alberi all’ex Mof, altro punto della città interessato da progetti di riqualificazione. “Questa volta abbiamo pensato di prevenire e abbiamo chiesto un colloquio con l’assessora Fusari, la quale aveva promesso che avrebbe ottenuto un resoconto su quali alberi sarebbero stati per loro di troppo all’interno del progetto di trasformazione dell’ex MOF. Il resoconto però non ci è ancora arrivato – lamenta la lettera -. Forse questo resoconto per l’amministrazione è una perdita di tempo e soldi, o forse non fa comodo far sapere alla cittadinanza le concrete intenzioni sugli alberi specificando quali piante verranno abbattute e perché. Attendiamo fiduciosi che arrivi un riscontro, prima che sia troppo tardi per verificare i dati forniti. Più che protestare quando ormai è troppo tardi, a noi cittadini piacerebbe essere coinvolti e partecipare alla gestione del verde pubblico”.

“Auspichiamo che l’amministrazione comunale, di qualunque parte politica presente e futura, cominci ad avere cura del verde pubblico, nel rispetto dei cittadini che hanno a cuore la salute e il paesaggio urbano, ma nel totale interesse dello stesso ente pubblico – conclude la lettera – che trova nelle piante di alto fusto e di copioso fogliame una schiera di alleati naturali”.

I firmatari: Marianna Suar, Stefania Ging, Angela Buono, David Zanforlini, Loretta Maggi, Paola Mora, Mara Guidi, Laura Vincenzi, Luigi Vicentini, Katia Emiliani, Susy Emiliani, Maria Grazia Pocaterra, Rita La Froscia, Michela Galletti, Sandra Rossetti.

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