Voghiera
20 Febbraio 2019
Pena di tre anni ma niente carcere per il 53enne che aggredì un imprenditore a Voghiera, non potrà però avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima

Prese a forbiciate il datore di lavoro, condannato

di Redazione | 1 min

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Condannato in abbreviato a tre anni, ma niente carcere per Muhammad Arshad, 53enne di nazionalità pakistana, che nell’agosto dello scorso anno colpi più volte con delle forbici il suo datore di lavoro nell’azienda agricola “Le Aie”, a Voghiera.

Il giudice ha disposto però il divieto di avvicinamento nei comuni Portomaggiore e Voghiera, sedi in cui vive e lavora la parte offesa. Il pm aveva chiesto i tre anni di reclusione, opponendosi alla sospensione condizionale della pena. Il difensore, l’avvocato d’ufficio Nicola Marani, ha chiesto il minimo, sottolineando l’episodicità dell’evento che traeva origine da una lite presumibilmente per motivi di lavoro. Il tribunale ha accontentano un po’ entrambi, condannando a tre anni di reclusione, ma ritenendo che la pena dovesse essere scontata in carcere, disponendo comunque dei divieti affinché Arshad non si avvicini più all’ex datore di lavoro.

Arshad uscirà dunque dal carcere, dove era recluso da agosto in quanto accusato inizialmente di tentato omicidio. Solo a seguito di una perizia disposta dal pubblico ministero – che ha messo in luce come il mezzo utilizzato, delle cesoiette da lavoro, non fosse idoneo a cagionare un evento fatale – il fatto è stato derubricato come lesioni gravi.

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