di Simone Pesci

Telethon sfonda quota un milione di euro. Negli scorsi quindici anni, e con i 45mila euro donati nel 2018, i ferraresi hanno infatti complessivamente donato 1.086.000 euro alla fondazione attiva nel campo delle malattie genetiche rare.

Un risultato grandioso, festeggiato anche dall’assessore comunale Chiara Sapigni: “Vedere traguardi come l’assegno dei quindici anni è una grande soddisfazione”. Ha solo ringraziamenti per tutti i volontari, e per i donatori, Claudio Benvenuti, coordinatore provinciale della Fondazione, che celebra un traguardo che rende orgogliosi tutti, nonostante “i 45mila euro della raccolta 2018 siano leggermente inferiori a quelli del 2017”.

Nemmeno la crisi, quindi, ha saputo scalfire la generosità di Ferrara, che ha sempre risposto presente, anche grazie ai numerosi sostenitori della fondazione, a partire da Soroptimist, la cui rappresentante Caterina Cornelio svela come “negli ultimi tre anni il nostro club ha fondato più di 7000 euro, siamo una gocciolina nel mare ma significativa”.

Facendo un consuntivo, si scopre invece come il partner Bnl abbia contribuito alla causa estense per “650mila euro” spiega il direttore Matteo Zaghi, e come il partner Avis ‘pesi’ per “100 mila euro, somma raccolta in questi anni” annuncia il presidente dell’Avis comunale Sergio Mazzini.

“Credo che Telethon sia un’opportunità per i giovani malati e le famiglie, un’opportunità di sostegno, cura o speranza di cura” sottolinea il docente del Dipartimento di Scienze mediche-sezione di Farmacologia di Unife Michele Morari, grato anch’esso alla fondazione per il sostegno che offre alla ricerca, e meritevole “perché ha acceso i riflettori su una vasta famiglia, quella delle malattie genetiche rare”, al punto da diventare una “eccellenza che contribuisce a mantenere la qualità alta dei ricercatori”.

Prende nota il vice presidente nazionale della fondazione Omero Toso: “Telethon è un piccolo miracolo degli italiani, perché nessun governo prima, e ora, ha mai tirato fuori soldi per finanziarla”. E se ci sono più di “7mila malattie genetiche”, l’associazione ha saputo invertire il trend ridando “la vita a 89 bambini attraverso la terapia genica” ma soprattutto invertendo “il viaggio della speranza: prima erano gli italiani ad andare all’estero per curarsi, ora sono gli altri che vengono in Italia dove i ricercatori sono dei geni”. Insomma “quando Telethon chiama, l’Italia risponde” afferma un soddisfattissimo Toso.