Portomaggiore
20 Febbraio 2019
Il sindaco di Portomaggiore risponde al consigliere: "Non sono le manifestazioni roboanti a cambiare le cose, ma gli atti amministrativi che abbiamo prodotto"

Impianto fanghi, Minarelli: “Tavassi racconta solo ciò che gli fa comodo”

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore. “Gli argomenti da me sollevati hanno colto nel segno”. Il sindaco di Portomaggiore, Nicola Minarelli, risponde al consigliere Giovanni Tavassi in merito all’eventuale apertura di un impianto di trattamento fanghi a Portoverrara.

Minarelli sostiene di non aver attaccato i componenti del comitato contrario alla costruzione dell’impianto trattamento fanghi, ribadendo di essere disponibile ad aprire un dialogo sul tema, ma di aver portato all’attenzione dei cittadini che compongono il comitato stesso “di come le forze politiche presenti, i gruppi consigliari e i suggeritori dalle retrovie li stiano strumentalizzando a soli fini politici”.

“Se Tavassi e Baricordi si fossero presi il tempo di andare a rivedere e valutare cosa hanno votato nel 2009 – spiega Minarelli – probabilmente si sarebbero evitati la brutta figura di scrivere inesattezze nella loro piccata risposta. Ma si sa, perché verificare, perché approfondire? Paga di più urlare forte sui social o riportare inesattezze sui comunicati da inviare alla stampa. Nel 2009 Tavassi e Baricordi non avallarono (o comunque non si opposero) al Psc nella sua interezza, bensì ad una variante specifica a quello strumento, fatta solo per consentire ad un impianto di trattamento fanghi di potersi insediare. Più della mia opinione politica (e qui mi piacerebbe sapere su quali basi si sostiene che io sia favorevole all’impianto) o di qualsiasi espressione general generica fatta da chiunque, è quel voto dunque a risultare determinante. Non sono le manifestazioni più o meno eclatanti o roboanti a cambiare in questi frangenti le cose: sono gli atti amministrativi. E noi quelli li abbiamo prodotti ponendo attenzione e severità sugli aspetti più importanti di nostra competenza”.

“Io non so se l’impianto verrà costruito o meno (l’iter autorizzativo lo dirà) – conclude Minarelli – ma se non dovesse realizzarsi sarà in conseguenza delle richieste amministrative fatte dagli enti (tra cui il comune di Portomaggiore) e non certo per gli incontri convocati da Tavassi e Baricordi. Non si tratta di essere burocrati o stare col popolo, bensì di essere seri o approssimativi. C’è un altro modo per impedire che tutto questo avvenga: che il Parlamento faccia una norma e sospenda queste attività (e noi non saremo certo contrari): se lo ha fatto per le trivelle e lo sta facendo per la Tav perché non sui fanghi? Questo non lo sento mai dire dal consigliere Tavassi e dall’ex consigliere Baricordi e credo dipenda dalla volontà di raccontare solo parte delle cose, quelle che più fanno comodo”.

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