Attualità
19 Febbraio 2019
Luce Tommasi: "Importante guardare indietro per capire da dove veniamo per riuscire a dare uno sguardo al futuro. L'obiettivo è riuscire a comandare la tecnica"

Approda a Ferrara il museo della Storia della Comunicazione

di Redazione | 3 min

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“Una città d’arte con un’amministrazione che si è resa disponibile fin dal primo giorno in cui è nato il progetto – così Giancarlo Tibaldo, curatore del museo Tibaldo di Trissino, esordisce per ringraziare l’amministrazione per la collaborazione nel realizzare il suo obiettivo – il museo nasce da una passione di oltre cinquant’anni e dalla soddisfazione di condividere con gli altri i pezzi da collezione che sono riuscito a recuperare e a collezionare nella mia vita”.

Tibaldo ha deciso di trasferire, in questo nuovo museo a Ferrara, in via del Commercio 69, i pezzi più pregiati della sua collezione di oltre 10mila strumenti, già messa in mostra nel suo museo in provincia di Vicenza.

Il Musti, nuovo museo della storia della comunicazione, aprirà le sue porte a tutti gli interessati a partire dal prossimo 22 febbraio. Il museo sarà visitabile tramite prenotazione ed è già operativo un progetto per far visitare a più studenti possibili, delle scuole ferraresi, questa collezione.

Tibaldo durante la sua carriera ha lavorato nel settore della comunicazione e anche in altri settori, ma ha sviluppato un forte interesse per l’ambito comunicativo perché un suo parente è stato un precursore nella tecnica delle comunicazioni, inventando anche il primo impianto amplificativo della basilica di Sant’Antonio a Padova. Nel museo si potranno ammirare più di trecento pezzi da collezioni unici, dalle radio ai telegrafi passando per le macchine da presa per il cinema. Accanto a questi fantastici strumenti si potranno consultare anche manifesti e locandine dell’epoca che con molta cura Tibaldo ha ricercato e collezionato.

Durante la conferenza stampa, per la presentazione di questo nuovo museo in territorio ferrarese, è intervenuto anche il vicesindaco Massimo Maisto che ha espresso parole di ammirazione e ringraziamento nei confronti del curatore del museo: “Non è semplice trovare un museo privato in Italia che non sia aziendale ma di un cittadino, per questo un forte ringraziamento va fatto a Tibaldo che si è assunto l’onere e l’onore de mantenere la collezione” dichiara Maisto.

“Questo è un museo adatto sia per i più esperti in materia, che hanno il desiderio di ammirare una collezione unica nel suo genere tanto da fare invidia anche all’estero, ma anche da coloro che non se ne intendono molto di storia della comunicazione, che tramite questo percorso nel nuovo museo riescono subito a capire l’importanza che questi strumenti e apparecchi hanno avuto nella storia della comunicazione” conclude Maisto.

Sono intervenuti alla conferenza anche Luce Tommasi, giornalista e comunicatrice che ha collaborato tra le altre alla creazione di Rai News e volto noto sopratutto a Ferrara. “La tecnologia ha influenzato i metodi comunicativi durante le varie epoche, sopratutto negli ultimi dieci anni si è registrato un balzo in avanti notevole che ha stravolto il modo di comunicare – spiega Tommasi – tramite questo museo è importante guardare indietro per capire da dove veniamo per riuscire a dare uno sguardo al futuro. L’obiettivo è riuscire a comandare la tecnica”.

In conclusione è intervenuto l’esperto di radio, giornalista, comunicatore e capo redattore della rivista “Antique Radio” Mosé Battocchio. “Ho iniziato ad occuparmi di radio trent’anni fa e in particolare quando nel 1982 ho deciso di realizzare la rivista «Antique Radio». La radio è stato uno strumento fondamentale inventato dal genio sognatore di Marconi – commenta Battocchio – il museo contiene numerose radio frutto di un processo di varie fasi di innovazione, tra cui quello dello sviluppo durante il periodo della guerra. Tibaldo è un collezionista eclettico, la sua collezione è ricchissima di grandi strumenti di importanza storica”.

L’inaugurazione del museo è fissata per venerdì 22 febbraio alle ore 11, gli organizzatori fanno sapere che il progetto per il futuro è quello di ampliare sempre di più questo museo e di inserire esposizioni tematiche a tempo, dato che Tibaldo è anche un grande collezionista di strumenti tecnico-scientifici.

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