Attualità
16 Febbraio 2019
La nipote dell’ex presidente Usa ospite al Teatro Comunale Abbado al convegno organizzato dai Lions

Kerry Kennedy: “La violenza sulle donne la base di tutte le discriminazioni”

di Redazione | 3 min

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Si è soffermata sulla questione che da sempre le sta più a cuore, ovvero la violenza e le discriminazioni sulle donne, Kerry Kennedy, figlia del senatore Robert e nipote del presidente John Fitzgerald, intervenuta al Teatro Comunale Abbado a nome della Fondazione “Robert F. Kennedy Foundation of Europe” che preside, nel corso del convegno “I diritti umani nel mondo contemporaneo” organizzato dal Lions Club International Tb108.

Kerry Kennedy ha spiegato come la violenza sulle donne sia alla base di tutte le altre forme di discriminazione e disuguaglianze. “Le forme di violenza sulle donne sono ancora tragicamente presenti nella nostra società contemporanea e queste, seppur in maniera meno manifesta rispetto al passato, impediscono ancora a tante ragazze di realizzarsi al pari dei coetanei maschi. Una dimostrazione di questo fatto sono i dati sui salari: negli States una donna guadagna circa il 30% in meno rispetto ad un collega uomo, ovvero percepisce 70 centesimi per ogni dollaro che guadagnano gli uomini. Nei paesi in via di sviluppo la situazione è ancora più tragica poiché le donne devono ancora sottostare a leggi e usanze religiose fortemente discriminatorie e lesive nei loro confronti. È necessario che ognuna di noi nel proprio piccolo, nella propria dimensione domestica e quotidiana, si faccia portatrice di un cambiamento”.

L’intervento della Kennedy, tra le ultime esponenti di una delle famiglie che hanno segnato profondamente il ventesimo secolo, è intervenuta dopo altri illustri ospiti, quali Guido Raimondi, Presidente della Corte Europea di Strasburgo, Alessandra Annoni, docente di diritto internazionale dell’Università di Ferrara e Jan Kleijssen, Direttore del Dipartimento Società dell’informazione e lotta alla criminalità del Consiglio d’Europa.

“La Convenzione Europea dei diritti dell’uomo è la pietra miliare che da ormai 70 anni tutela i diritti di tutti gli esseri umani all’interno dei vari stati europei e nasce dallo sgomento per gli stermini delle minoranze durante l’ultimo conflitto mondiale. Oggi questo documento è contestato per via delle politiche di gestione del fenomeno migratorio. È importante chiarire che la Convenzione non consente il diritto di migrazione ma tutela chi, anche se in modo clandestino, arriva sul territorio dell’Unione. Il Documento- conclude Raimondi- stabilisce però il dovere per il migrante di accettare le condizioni vita e le leggi del paese ospitante, pur nel rispetto di culture e credenze religiose diverse”.

Molto attuale anche l’intervento di Jan Kleijssen incentrato sul rapporto tra diritti umani e introduzione delle intelligenze artificiali. “Le cosiddette intelligenze artificiali sono sempre più dentro le nostre vite: basta pensare a Siri negli smartphone e le auto a guida automatica, anche la criminalità organizzata si sta sempre più affidando a questi nuovi strumenti. Occorre vigilare affinché, come per tutte le scoperte che hanno contrassegnato il progresso umano, l’uso non diventi abuso”.

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