Portomaggiore. Il sindaco di Portomaggiore Nicola Minarelli si rivolge ai cittadini preoccupati per la costruzione dell’impianto trattamento fanghi in località Portoverrara sottolineando che “possono trovare nell’amministrazione comunale un interlocutore attento e disponibile a ogni richiesta di approfondimento o dialogo”.
Il primo cittadino ripercorre le tappe del percorso: “In estate del 2018 si è svolto un incontro pubblico nella frazione di Portoverrara nel quale la ditta ha presentato in anteprima il progetto che poi ad agosto è stato depositato in Comune. Non mancheremo, quando avremo informazioni rilevanti sullo stato di avanzamento del procedimento di autorizzazione, di costruire un momento pubblico nel quale rendicontare tutto”.
Il confronto è aperto: “Se si vuole ascoltare e dunque conoscere la posizione dell’amministrazione in merito, noi ci siamo – ribadisce il sindaco -; voglio invece preannunciare che siamo meno disponibili ad entrare in un conflitto politico che non ha come scopo quello di risolvere i problemi, bensì di strumentalizzare il tutto per ottenere visibilità”.
La strumentalizzazione, secondo Minarelli, si basa su diversi elementi, a partire dalla variante al Psc che ha consentito di individuare quel terreno per lo svolgimento di quel particolare tipo di attività, votata dal consiglio comunale nella seduta del 29 giugno 2009, nella quale il consigliere Tavassi e l’assessore di riferimento Mazzanti hanno votato a favore e il consigliere Baricordi si è astenuto (era all’opposizione ma non ha votato contro).
“Alcune delle forze politiche che si dichiarano contrarie ora sono al governo – nota Minarelli – e possono in qualsiasi momento proporre una norma che vieti impianti di questo tipo e gli spandimenti conseguenti. Se per le trivellazioni questo è stato possibile, lo può essere senza dubbio anche per i fanghi e di certo una simile decisione non sarà osteggiata dal sottoscritto; in realtà, proprio quelle forze politiche, hanno in un decreto del 2018, ampliato la possibilità di spandimento fanghi, andando quindi in direzione del tutto opposta”.
E poi ci sono i comitati di frazione (quelli dei Comuni limitrofi) che “non ho mai visto particolarmente preoccupati per il passaggio dei mezzi pesanti per la frazione di Portoverrara: o anche loro reputano opportuno accodarsi, senza neanche prendere contatti con le istituzioni locali, alla strumentalizzazione politica (cosa che però riterrei grave e creerebbe un precedente spiacevole) o ritengono invece che solo i mezzi pesanti che interessano il proprio territorio hanno diritto a transitare sulle strade provinciali, cosa ancor più grave”.
“Più di espressioni politiche che dal punto di vista normativo risultano totalmente ininfluenti, sono le richieste amministrative di competenza dei diversi enti che possono incidere sul processo decisionale e tutelare seriamente i cittadini” chiosa il sindaco che si dice “particolarmente disponibile a discuterne e a spiegare in maniera oggettiva tutte le opportune richieste formali che assieme ad altri enti stiamo facendo affinché i cittadini non subiscano disagi o danni; richieste che abbiamo già esposto anche in consiglio comunale”.
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