Attualità
15 Febbraio 2019
Bevilacqua: "Si è abbassata l'età del primo contatto con le sostanze, se si riesce a salvare anche solo un ragazzo dagli spacciatori è un grande risultato"

Tossicologo e ispettore della polizia a scuola contro le droghe

di Redazione | 2 min

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Matteo Marti, Isabella Dallapiccola e Gerardo Bevilacqua

Gli effetti dall’assunzione di sostanze stupefacenti o psicoattive, che molto spesso trovano interesse e diffusione tra i giovanissimi, sono state al centro dell’incontro di sensibilizzazione con gli studenti, intitolato “Decidi tu” e tenutosi il 13 febbraio presso la scuola secondaria di primo grado Boiardo.

L’incontro è stato organizzato dall’ispettore superiore della polizia di Stato Gerardo Bevilacqua, in congedo, e dalla docente della Boiardo Isabella Dallapiccola.

Ha avuto come relatore il professor Matteo Marti, tossicologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologiche dell’Università di Ferrara, il quale ha magistralmente informato i ragazzi sugli effetti dell’assunzione o abuso delle sostanze stupefacenti, riuscendo a galvanizzare l’attenzione dei giovanissimi studenti, spiegando in maniera semplice un così complicato argomento.

Il professor Marti è un ricercatore molto preparato che si è preso a cuore questo annoso problema, infatti mette a disposizione le sue conoscenze partecipando a numerosi incontri con i giovani al fine di cercare di contrastare l’uso e l’abuso di tali sostanze, collaborando anche con l’associazione Amici del Copernico, che fa capo all’istituto tecnico Iti, inoltre ha partecipato a seminari al fianco delle forze dell’ordine e il locale Usr (Ufficio Scolastico Regionale).

L’iniziativa dell’ispettore di Polizia è stata accolta con favore dalla dirigente scolastica Stefania Musacci, anche in considerazione del fatto che negli ultimi anni si è registrato un drastico abbassamento dell’età dei giovani che hanno un “primo contatto” e l’offerta di queste pericolose sostanze, grazie anche alla connessione degli adolescenti e preadolescenti al web, dove si può facilmente trovare di tutto, in maniera purtroppo accessibile anche ai ragazzi.

Per tale motivo si è ritenuto indispensabile mettere nelle condizioni i giovanissimi di una conoscenza, seppur minima, che potrebbe consentire loro, qualora avvicinati da altri coetanei che propongano le sostanze, di riconoscerle come pericolose e quindi non cadere nella tentazione di provare ad assumerle.

“Proprio per il fatto che si sia abbassata l’età del primo contatto con queste sostanze, risulta doveroso da parte di noi adulti fare il possibile per cercare di proteggere i ragazzi che si stanno affacciando ora nel mondo degli adulti che, a volte, non è propedeutico per una loro crescita sana e spensierata – spiega Gerardo che, terminato da poco il servizio in polizia, ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione dei giovani -. Il titolo dell’incontro prende spunto dalla possibilità da parte degli studenti di decidere se esporsi a tali pericoli, in considerazione della conoscenza acquisita. Se dall’esito dell’incontro si riuscirà a ‘salvare’ anche solo un ragazzo dalle mani degli spacciatori, sarà un grande risultato”.

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