Politica
10 Febbraio 2019

I problemi dopo la fusione a Riva del Po

di Redazione | 3 min

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In questi giorni tante sono state le chiamate ricevute da cittadini di Ro ed anche Berra, ora Riva del Po, segnalandoci le innumerevoli problematiche ancora irrisolte che la fusione dei due Comuni ha provocato. Vi portiamo piccoli esempi ma potremo andare avanti quasi all’infinito ricordandovi che se anche in queste procedure di fusione questa sinistra è incapace, cosa potrà ancora far peggiorare continuando a governare?

Le madri che hanno avuto figli piccoli guadagnandosi così il diritto a ricevere gli assegni famigliari, in base alla legge vigente una notevole somma, non possono beneficiarne perché l’Inps non riceve e quindi non accetta la pratica dal Comune di Riva del Po in quanto ancora sprovvisto di codice identificativo. Quindi la famiglia di Ro e Berra rimane senza soldi!

Stessa cosa per chi, comprata un’auto e intende coerentemente intestarsela, attraverso la motorizzazione, non può farlo perché manca il codice di Riva del Po. Chi ha pagato l’auto quindi non è di fatto il proprietario ma anzi dovrà pagare il bollo dell’auto vecchia da rottamare di un anno intero e poi ripagarlo ancora per lo stesso anno intero quando diventerà proprietario della nuova auto.

Situazioni piacevoli per i residenti di Riva del Po? Voi cosa ne dite? Vi ricordate quando i promotori del sì alla fusione ed erano sia di sinistra che di destra, affermavano che non ci sarebbero stati problemi? Basterebbe riprendere il loro volantino del sì e leggerlo attentamente!

Ora, presto, a Maggio ci saranno le elezioni amministrative, quindi tutti in corsa, tanto la gente di Riva del Po dimentica e poi ci sono “bandiere che tirano” basta accodarsi non importa chi si è, l’appartenenza e come si è agito prima sui banchi del Consiglio, non importa nulla tanto la gente vota per inerzia e soprattutto non si fa domande… Basta promettere!

Noi non la pensiamo così! Per spiegarci meglio vi poniamo alcune domande:

Siete contenti di come questa sinistra a governato nei nostri Comuni da oltre 70 anni? Se siete contenti non c’è problema continuate a dargli fiducia ma poi non lamentatevi se aumenta solo la povertà da noi! Proprio per questo è essenziale che prima del voto di maggio vi poniate alcune domande!

Volete migliorare le cose? Allora cercate un’alternativa a questa sinistra! Ma anche qui dovrete riflettere bene ma soprattutto guardare chi e a che titolo partecipa all’armata “alternativa” contro la sinistra.

Vedete i trasformismi opportunistici e per nulla disinteressati dell’ultima ora, sono per loro natura sospetti! Le ammucchiate tipo esercito Brancaleone, non portano a nulla anzi forse potrebbero peggiorare l’attuale già disastrata situazione del nostro territorio! Avremo comunque ancora abbastanza tempo per spiegarci meglio e voi abbastanza tempo per osservare ciò che per ora solo vi accenniamo.

Tanto per presentarci, noi siamo quelli, gli unici, che hanno detto no alla fusione non perché contrari alle fusioni in generale ma perché contrari a questa voluta solo ed esclusivamente in nome dell’interesse di amministratori avidi e incapaci, privi di progettualità. Al nostro no si sono poi accodati altri ma non tanto convinti.

Siamo quelli che da circa trent’anni ci battiamo in consiglio contro il sistema sinistroide, siamo quelli che non hanno mai ceduto alle lusinghe pidiessine per un posticino anche quando il Pd era potente,siamo quelli che con lealtà e tenacia hanno dato voce, anche in momenti estremamente difficili, a chi ed a quei pochi allora che non erano sinistroidi. Siamo quelli moderati ma costanti ed irriducibili che amano il proprio paese e che lottano solo ed esclusivamente per questo!

Maria Cristina Felisati della lista Basta Sprechi 

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