Spal
2 Febbraio 2019
Il giovane centrocampista: "Non vedo l'ora di entrare in campo a lottare per un popolo". L'ex sampdoriano: "L'obiettivo è essere riscattato in biancazzurro"

Carica ed esperienza: Murgia e Regini muovono i primi passi con la Spal

di Redazione | 3 min

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di Simone Pesci

Uno dovrà solidificare il reparto difensivo, l’altro è il ragazzo dall’indiscusso potenziale che dovrà portare brio sulla linea mediana. Vasco Regini e Alessandro Murgia stanno muovendo i primi passi in biancazzurro, ma le intenzioni fanno ben sperare.

“Sono due ragazzi che sono voluti venire a Ferrara: in primis voglio gente che ha da dimostrare qualcosa innanzitutto a sé stessa” è il benvenuto del direttore sportivo biancazzurro Davide Vagnati.

Due calciatori che saranno importanti per la causa estense, come prosegue Vagnati: “Vasco ha fatto più di 130 partite in serie A, ha fatto le nazionali giovanili e ha voglia di rimettersi in discussione; Alessandro sa quello che è il nostro interesse per lui e ha voluto solo la Spal: quando un ragazzo giovane deve ancora avere la giusta maturazione dove è apprezzato, e dove sa di avere fiducia, può rendere al meglio”.

E’ il neo numero 13 Regini a prendere per primo la parola, assicurando di poter fare “sia il terzino sinistro che il centrale di sinistra sia in una difesa a 4 che a 3”, e soprattutto rivelando le prime “ottime impressioni, c’è un grande gruppo, la società si vede che è in crescita e le strutture sono ottime. Vedo la Spal un po’ come era il Sassuolo la prima volta in serie A, quando si salvò all’ultima giornata ma poi è cresciuto”.

L’ex sampdoriano, rassicura i tifosi anche riguardo le sue condizioni fisiche, dopo l’infortunio al crociato patito lo scorso luglio che gli ha fatto saltare tutta la prima parte di stagione: “Sono due mesi che mi alleno, ho avuto un recupero abbastanza veloce. Ho giocato due amichevoli con la Primavera ma fisicamente mi sento bene, secondo me sono pronto per giocare”.

Se tutto andrà come auspica, il difensore nativo di Cesena resterà anche oltre il 30 giugno: “L’obiettivo è essere riscattato dalla Spal, perchè considero la mia esperienza alla Sampdoria finita. Ho avuto l’infortunio ma probabilmente ero già destinato a cambiare maglia, sapevo dell’interessamento della Spal già la scorsa estate e non ho esitato a scegliere questa piazza”.

L’entusiasmo di Alessandro Murgia – che indosserà la maglia numero 11 -, invece, è palpabile e contagioso. “Il primo obiettivo – spiega il prodotto del vivaio laziale – era venire qui, perché sentivo che questa era la piazza e la squadra giusta dove dimostrare quello che valgo. Non vedo l’ora di entrare in campo e combattere per un popolo e per la famiglia della Spal. Qui sto trovando l’ambiente giusto”.

Da poche ore a Ferrara, ma Murgia ha già sentito il calore di “un ambiente familiare e le persone sono tranquille”, caratteristiche che “mi portano a tirare fuori qualcosa in più quando si scende in campo: ho visto le partite in tv, lo stadio è sempre pieno e i tifosi sono vicini”.

“Il prossimo gol da sogno – afferma il 22enne – è quello della salvezza, anche se penso a crescere come persona e come uomo. L’Europeo Under 21 è un mio obiettivo, e il fatto di essere lontano da Roma per la prima volta non mi spaventa, ma mi dà tanta carica”. 

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