Politica
30 Gennaio 2019
Condivisa la proposta di una nuova mappatura della rete viaria secondo criteri di priorità d'intervento. Paron: "Quella delle Province è una riforma incompiuta"

“Strade, situazione drammatica”: presentato in Consiglio provinciale il programma di Governo

di Redazione | 3 min

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Una seduta del consiglio provinciale / Archivio

La presidente della Provincia, Barbara Paron, ha presentato in Consiglio provinciale il Programma di governo 2018-2020, ossia per l’estensione del proprio mandato. Adempimento, dopo l’esito elettorale dello scorso 31 ottobre, che è previsto espressamente dallo statuto dell’ente.

“Un mandato amministrativo – ha detto la presidente – essenzialmente basato sulle finalità fondamentali assegnate dalla legge alle Province, ossia strade e scuole, e che vuole mirare a realizzare un ruolo istituzionale di coordinamento territoriale, secondo il modello da più parti chiamato di Provincia casa dei Comuni”. Tra le finalità che si richiamano a questo ruolo, il percorso da condividere per la realizzazione di una centrale unica di committenza provinciale, al servizio anche dei Comuni del territorio.

Secondo la consigliera Francesca Piacentini (eletta nella lista Terre Estensi), è vero, come scrive la presidente nel programma, che quella delle Province è una riforma incompiuta, però ora le risorse si stanno ripristinando. E con maggiori risorse, a due anni dalla precedente mappatura delle strade provinciali classificate secondo criteri di priorità d’intervento, sarebbe opportuno aggiornare quella scala d’urgenze alla luce dello stato attuale. Piacentini ha concluso ricordando la necessità della segnaletica orizzontale lungo la Sp Bondeno-Cento. Una proposta, quella di una nuova mappatura, subito raccolta dalla presidente.

“I 4,9 milioni a disposizione della Provincia – ha precisato Nicola Rossi (Lista Ferrara Insieme) – non si potranno spendere come si vuole”. A questo proposito, infatti, ha ricordato il caso del Comune di Copparo, del quale è sindaco, che può utilizzare analoghi fondi solo se rispondono al criterio della cantierabilità dei progetti. Più in generale, quindi, la Provincia continua ad attraversare una situazione di precarietà e “recuperare la situazione drammatica e strutturale delle strade – ha concluso – richiederà ancora tempo”.

Nicola Minarelli, anch’egli eletto nelle file della lista Ferrara Insieme e fresco destinatario della carica di vicepresidente con delega al bilancio, ha consigliato meno entusiasmo sui 4,9 milioni in arrivo dal governo, che secondo le anticipazioni costituiscono il piano di riparto dei 250 milioni stanziati in finanziaria per le Province. “Sono soldi – ha precisato – che vanno a tamponare i tagli consistenti fatti in questi anni, tanto è vero che senza quelle risorse la Provincia non riuscirebbe a chiudere in equilibrio il bilancio 2019”. Il sindaco di Portomaggiore ha inoltre auspicato che i criteri di spesa dei 4,9 milioni non siano troppo stringenti, col rischio di continuare ad avere problemi contabili sula parte corrente dei conti provinciali. Secondo il consigliere i fondi in arrivo, quindi, sono indispensabili per il minimo funzionamento dell’ente. “Discorso diverso riguarda i 3 milioni in conto investimenti – ha continuato – e finanziati fino al 2023”. “Anche in questo caso – ha fatto notare Minarelli – non si può però parlare di una situazione tornata alla normalità, se si pensa che prima della riforma Delrio la Provincia di Ferrara poteva investire sulle strade annualmente più del doppio delle risorse ora disponibili. Condivisibile, invece, la proposta di una nuova mappatura delle strade provinciali, mentre potrebbe essere superata la suddivisione del territorio tra Alto e Basso ferrarese, proprio in considerazione della limitata disponibilità di soldi per la messa in sicurezza della rete viaria”. “Un’opportunità – ha concluso – potrebbero essere i 70 milioni che la Regione ha concordato con il governo di utilizzare per il 70 per cento ai Comuni: perché non immaginare un programma straordinario d’interventi manutentivi delle strade provinciali?”.

Un ultimo richiamo ai consiglieri Minarelli l’ha fatto per uscire da una logica di appartenenza territoriale, in base alla quale segnalare tratti stradali su cui intervenire: servirebbe una visione più territoriale. Su quest’ aspetto gli ha fatto eco il consigliere Alessandro Guaraldi (eletto nella lista Noi per il Territorio), per il quale le segnalazioni espresse, anche sotto forma di interrogazioni, raccolgono specifiche istanze dei cittadini.

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