Attualità
30 Gennaio 2019
I sindacati dei pensionati e le organizzazioni di inquilini e assegnatari chiedono un incontro con Acer e Comuni

Alloggi Erp, allarme rosso per anziani e manutenzioni

di Redazione | 3 min

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di Simone Pesci

Allarme rosso per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. A lanciare il grido, in modo congiunto, sono i sindacati dei pensionati (Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil) e le organizzazione degli inquilini e degli assegnatari di Ferrara (Sunia, Sicet, Uniat).

“Ci sono situazioni da terzo mondo e mezzo” dice senza mezze misure Sergio Dalbuono di Fnp-Cisl, con sotto gli occhi il documento, indirizzato alla presidenza di Acer, con le proposte delle organizzazioni, che chiedono un confronto con gli enti, a partire dai Comuni.

Le criticità rilevate sono molteplici, su tutte la manutenzione degli immobili – “nel 2018 i fondi destinati sono stati 500mila euro per oltre 7000 alloggi, alcuni dei quali rimangono vuoti perché non ci sono soldi per sistemarli” – e il tema abitativo degli anziani, molto sentito a Ferrara che “è una delle provincie più vecchie d’Italia” puntualizza Franco Stefani, Spi-Cgil.

E’ lo stesso Stefani a elencare i punti che saranno sottoposti ad Acer, con il primo che riguarda progetti “di edilizia sociale e cohousing per anziani”, ma anche “iniziative per favorire l’accesso di anziani in alloggi a canone calmierato”, “valutazione dell’impatto dei nuovi canoni Acer sulle famiglie assegnatarie con anziani”.

E ancora, fra le tante proposte: “Sperimentazione, su disponibilità degli anziani, dell’ospitalità a studenti universitari o immigrati, con integrazione sul canone di affitto e avvio di progetti di integrazione, tramite la mediazione culturale, degli inquilini e assegnatari stranieri”.

Paola Poggipollini, Uniat, spiega più minuziosamente: “L’utenza di Acer è fragile, ma gli anziani lo sono ancora di più. L’anno scorso è stato ritoccato il canone, ci sono anziani che si sono visti aumentare la quota, con quelli soli che sono ancora più penalizzati”. E il problema manutentivo è fortemente correlato agli anziani, che secondo i dati rappresentano “il 30% dell’utenza Erp”.

“A Ferrara – sostiene Poggipollini – c’è un grande patrimonio di alloggi, ma negli ultimi 20 anni è stato fatto poco e molti immobili non hanno più gli standard qualitativi rispetto alle problematiche. Per gli anziani è quello delle barriere architettoniche: uno che abita al terzo piano e non ha l’ascensore è costretto a rimanere barricato in casa”.

“L’esempio è quello del cohousing: è un problema che ci dobbiamo porre il fatto di creare strutture dove le persone possono aiutarsi l’una con l’altra” avanza Milena Grassi, Sicet, la quale preme anche sul tasto delle manutenzioni, perché “non basta un tetto, c’è anche la dignità di abitare e al momento ci sono situazioni borderline di persone che vivono in case fatiscenti”.

La proposta di Maurizio Ravani, Sunia, è di permettere agli abitanti di poter svolgere piccole manutenzioni. E di sedere intorno ad un tavolo con gli enti coinvolti: “C’è urgenza di intervento. Rischiamo di lasciare ancora più indietro persone che hanno bisogno di noi”. 

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