Comacchio
24 Gennaio 2019
La consigliera mal sopporta le "non risposte" sulla questione dell'ex Zuccherificio: "Un novello dinosauro della politica, distoglie l'attenzione e non rispetta l'interlocutore"

Carli Ballola sul sindaco Fabbri: “Lacera la città e fomenta proteste”

di Redazione | 3 min

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Riordino del deposito della Casa Museo Remo Brindisi. In campo anche la Protezione Civile

Nelle giornate del 16, 17 e 24 marzo si sono svolti importanti lavori di riordino del deposito principale della Casa Museo Remo Brindisi. Grazie alla collaborazione dell'Associazione di Volontariato di Protezione Civile "Trepponti" di Comacchio, con l'intervento operativo e competente dei volontari del Nucleo Beni Culturali, parte dell'Associazione stessa, è stato possibile riorganizzare l'intero spazio con il contenuto

Sandra Carli Ballola

di Giuseppe Malatesta

Comacchio. “L’atteggiamento del sindaco lacera la città e può fomentare le dure proteste a cui abbiamo assistito di recente”. Nella sua controreplica a Marco Fabbri sulla questione dell’ex Zuccherificio, la consigliera di minoranza Sandra Carli Ballola (La Città Futura) non nasconde l’intolleranza nei confronti delle “non risposte e del linguaggio usato dal primo cittadino verso chi svolge legittima e doverosa critica politica”.

“Quelli che lui chiama dinosauri della politica si esprimono con dei ‘No’ competenti, consapevoli e argomentati, per il bene di Comacchio. Chi sono poi i dinosauri della politica? Il sindaco Fabbri – sottolinea Carli Ballola –  potrebbe essere annoverato tra i ‘nuovi dinosauri’, avendo in pochissimo tempo ricoperto tante cariche come pochi altri: primo cittadino e assessore all’urbanistica, presidente del Parco del Delta, membro del direttivo di Federparchi e consigliere provinciale. Credo che questo sia stato il motivo della sua espulsione dal Movimento Cinque Stelle”.

Ma non è questo il punto. “Ancora una volta, a stupirci è il suo linguaggio aggressivo e offensivo nei riguardi degli interlocutori, il suo non approfondire il discorso così come viene richiesto. Fabbri anzi distoglie l’attenzione dai contenuti, che rimangono sullo sfondo”.

Entrando nello specifico, Carli Ballola contesta le risposte a suon di vero/falso date dal sindaco sul progetto di rinaturalizzazione proposto da Sipro per l’area dell’ex Zuccherificio. “Quelle domande sulla decisione di sversare 250mila metri cubi di terreni decontaminati non erano, ma espressione di preoccupazioni reali dei cittadini. Per questo esigevano una risposta esauriente”.

“Non dice da dove vengono questi terreni, di che sostanze sono i derivati, perché non rimangono dove sono stati prodotti, perché riciclarli proprio in un Comune del Parco del Delta, qual è il progetto complessivo per l’ex Zuccherificio. Comacchio non è una colonia: avremmo desiderato un discorso non irridente e indispettito, come compete ad un sindaco”.

“Fabbri dice che l’operazione non ci costa nulla. Bene, perché quindi ci prendiamo questo materiale? Siamo così disperati? E i comacchiesi sono d’accordo? Circa l’informazione ai cittadini, credo – dice la consigliera – che una scelta di tale gravità richiedesse una pubblicizzazione ben più efficace dell’affissione all’albo pretorio, e anche un passaggio in consiglio comunale, soprattutto da un sostenitore della democrazia diretta e partecipata come Fabbri, almeno del Fabbri ad inizio della sua carriera politica”.

“Il nesso tra questa operazione ‘terre contaminate’ e il progetto sulla ex Cercom – chiarisce poi – è dato dal fatto che sono entrambe due ferite alla città, inferte nello stesso tempo. L’enfasi sul fare, la narrazione epica delle scelte di questa amministrazione, così diffusa in questi tempi, ci lascia sconcertati: se fare significa mettere a rischio silicosi la salute dei cittadini e sfregiare il paesaggio, forse occorre prendersi tempo per conoscere meglio ed intervenire con maggiore sapienza e lungimiranza. Manca un’idea sulla città in grado di progettare senza attenersi acriticamente alle esigenze dei privati, ma soprattutto manca l’agire per il bene comune”.

Per finire, la consigliera spiega i riferimenti alla vicinanza di Fabbri a Paolo Orsatti, amministratore unico di Sipro ed esponente di ‘Italia in Comune’. “Fabbri nega di far parte di un partito, ma da giugno scorso è vicino al partito dei sindaci guidato da Pizzarotti e, come riporta Estense.com, parlava ‘orgogliosamente’ di partito.

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