È orami un problema che i ferraresi hanno ben presente quello dell’inquinamento atmosferico, visto che il nuovo anno si è aperto con una costante, i blocchi emergenziali al traffico e i limiti – chissà quanto rispettati – alle temperature degli impianti di riscaldamento. Ma è tutto in triste continuità con quanto già si è visto – o, meglio, respirato – nel corso del 2018, come certificato dall’ormai tradizionale report “Mal d’aria” stilato dal Legambiente.
Se la legge fissa il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili (PM10) previsto con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo, mentre per l’Ozono si considera la media mobile sulle 8 ore superiore a 120 μg/m3 per non più di 25 giorni all’anno, le città del bacino padano hanno mostrato che sono capacissime di andare oltre con una certa facilità. “Sommando i giorni di mal’aria respirata dai cittadini dell’Emilia-Romagna nel corso del 2018, tra superamenti delle PM10 e dell’Ozono, la speciale classifica che esce fuori vede le città di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, prime in questa drammatica lista con ben rispettivamente 117, 112, 112 e 111 giornate di inquinamento”. Ferrara ha poco da gioire, sta subito sotto con 82 giornate di inquinamento e 41 sforamenti sia per Pm10 che per Ozono.
Città capoluogo
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Sforamenti PM10 nel 2018
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Sforamenti Ozono nel 2018
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Sforamenti totali
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Modena
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51
|
66
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117
|
Parma
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45
|
67
|
112
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Piacenza
|
32
|
80
|
112
|
Reggio Emilia
|
56
|
55
|
111
|
Rimini
|
36
|
46
|
82
|
Ferrara
|
41
|
41
|
82
|
Forlì
|
17
|
48
|
74
|
Ravenna
|
22
|
42
|
64
|
Bologna
|
17
|
39
|
56
|
Cesena
|
17
|
*
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*
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* nessun dato disponibile per O3 per la città di Cesena.
Fonte Legambiente su dati Arpae)
“Nei primi 22 giorni del 2019 – rileva Legambiente – la situazione è andata peggiorando: Ferrara, Ravenna, Modena, Reggio, Rimini, Piacenza e Bologna hanno già accumulato oltre 8 giorni di superamento dei limiti delle PM10; un giorno ogni 3 in cui i cittadini hanno respirato aria inquinata.
Di seguito la tabella riassuntiva dei dati aggiornati al 22 gennaio:
Città
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Stazione ARPAE
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N° superamenti PM10 al 22/01/2019
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Ferrara
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Isonzo
|
14
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Ravenna
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Zalamella
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11
|
Modena
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Giardini
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11
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Piacenza
|
Giordani/Farnese
|
10
|
Reggio nell’Emilia
|
Timavo
|
9
|
Rimini
|
Flaminia
|
9
|
Bologna
|
Porta San felice
|
8
|
Parma
|
Montebello
|
8
|
Forlì
|
Roma
|
8
|
Cesena
|
Franchini/Angeloni
|
6
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“Come ribadiamo da anni – sottolinea l’associazione ambientalista – non servono misure sporadiche, ma è urgente mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc di livello nazionale, locale oltre che di bacino padano. Occorre una revisione totale della mobilità all’interno delle nostre città, dando priorità al trasporto pubblico ed alla mobilità condivisa e collettiva. Un primo passo per una riduzione del tasso di motorizzazione, verso un obiettivo di decarbonizzazione dei trasporti, sia di persone che di merci. Serve anche una strategia ad hoc per ripensare la mobilità casa-scuola degli studenti, togliendo fin da subito la deroga per l’accompagnamento dei figli a scuola. Assieme a questa operazione, è necessario mettere in campo un intervento deciso di riqualificazione energetica dell’obsoleto patrimonio edilizio delle nostre città. Due strategie che devono diventare prioritari, non solo per migliorare l’aria che respiriamo ma anche per rispettare gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico, e contenere l’innalzamento della temperatura entro il grado e mezzo”.
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