Politica
21 Gennaio 2019
"Vogliamo fare un lavoro diverso", dicono i promotori del laboratorio di idee Mauro Presini e Marcella Ravaglia

‘Il battito della città’, appello per una civica di sinistra indipendente dal Pd

di Redazione | 4 min

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Non è ancora una lista civica, ma si propone di diventarlo nel prossimo futuro, il laboratorio di idee ‘Il battito della città’ presentato da Mauro Presini e Marcella Ravaglia che tra gli obiettivi fa rientrare tra gli altri la sperimentazione di nuovi sistemi di democrazia partecipativa per il governo della città, la promozione del lavoro e la lotta all’esternalizzazione dei servizi, l’elaborazione di nuove linea guida sulla cultura e l’istruzione, il contrasto ai cambiamenti climatici, la gestione pubblica dei beni comuni , la riqualificazione della zona Gad e politiche sociali più efficaci.

Tutti propositi questi che per il momento quindi trovano sfogo in un appello — che per il momento conta 25 firme — lanciato ai ferraresi “che si trovano spaventati da questa svolta a destra in una città che però ha mille risorse ed è accogliente” per creare le condizioni per soddisfare “la necessità di invertire la rotta e far emergere le energie positive della città”. In termini di carne e sangue, ‘Il battito della città’ cerca persone che possano sposare l’appello, partire dalle idee, organizzare un evento aperto alla cittadinanza e da lì avviare una raccolta firme per la presentazione di una lista civica “di sinistra, non di centrosinistra” con al centro il progetto più che le persone, tanto che — dicono i due volti del progetto — “troviamo singolare che ci siano cittadini che si sono proposti come candidati singolarmente, senza un progetto dietro. Noi facciamo un percorso diverso”.

“C’è bisogno di costruire una svolta nella rappresentanza elettorale della città e nella stessa azione di governo. Crediamo sia necessario chiamare all’impegno le tante forze democratiche e progressiste e tutte le competenze e intelligenze di cui Ferrara dispone. Un impegno che significa mettere in secondo piano le appartenenze consolidate, uscire da ottiche particolaristiche e ritagliate sulla propria esperienza, superare la frammentazione e la voglia di protagonismo per valorizzare le molte energie politiche e sociali, individuali e collettive per mettersi in gioco e prospettare un futuro diverso alla città”, scrivono i promotori dell’appello che poi spiegano anche che il nome viene da un’italiana al lavoro nello staff di Ada Colau, sindaco di Barcellona, declinato nel fatto che “non significa ascoltare gli schiamazzi di chi insulta il sindaco di notte o di chi appone gli striscioni contro le adozioni gay, o ancora le semplificazioni di chi scarica tutte le colpe sui migranti: il battito cuol dire cuore”, tanto che è davanti a un cuore disegnato in piazza Trento e Trieste che si fanno fotografare.

Il posizionamento eventuale sarebbe a sinistra, anche del Pd — tanto che “la necessità di invertire la rotta” inserita nell’appello è una critica indiretta alla gestione della città fin qui — “che non ha neppure aperto una seria autocritica sugli errori e le omissioni dei governi da esso guidati, sembra incapace di dare una risposta efficace, innovativa e convincente”.

“Non pare utile”, viene aggiunto nell’appello, “il permanere della frammentazione che si registra nel panorama delle formazioni politiche collocate a sinistra del Pd. (…) Vogliamo dunque verificare la possibilità di costruire una lista elettorale civica e di sinistra per la prossima scadenza amministrativa del Comune di Ferrara. Una lista civica alternativa alle politiche praticate a livello locale, autonoma e indipendente dai partiti e dalle coalizioni, capace di un pensiero lungo e un progetto alternativo”.

Il tutto riconoscendo come “valori fondanti” la democrazia e la guida della Costituzione su di essa, “il contrasto al dominio del neoliberismo e della finanza, la lotta alle disuguaglianze sociali, il diritto al lavoro dignitoso, la valorizzazione dell’istruzione e della cultura, la giustizia ambientale, la promozione dei diritti civili, la scelta della pace e della non violenza, l’accoglienza e il dialogo interculturale”.

“Fin qui ci siamo incontrati tre volte e continuiamo a farlo, sappiamo che i tempi sono stretti ma non strettissimi, abbiamo una mail — è ilbattitodellacitta.ferrara@gmail.com, ndr — e a breve apriremo una pagina Facebook, poi ci concentreremo sulla costruzione di un evento pubblico che vorremmo organizzare per i primi di febbraio”, spiegano infine Presini e Ravaglia, con l’ultima che poi a domanda risponde sulla querelle Sgarbi-Diamanti: “Quel progetto serviva, in quel caso Tagliani è stato davvero il sindaco della città”.

 

Il testo integrale dell’appello

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