LyondellBasell raddoppia il suo investimento nella formazione dei giovani laureati: al via l’International Moplen School 2019, che quest’anno coinvolgerà dieci studenti nel progetto di alta formazione, svolto in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
Questo corso, interamente finanziato da LyondellBasell, permetterà a dieci giovani provenienti da tutto il mondo e laureati in chimica, ingegneria chimica e chimica industriale di accrescere la propria esperienza attraverso il contatto diretto con la ricerca applicata nell’industria. La novità per l’edizione 2019 è l’inserimento anche dei giovani con laurea triennale. I partecipanti – selezionati da un’apposita commissione tecnico/scientifica composta da professori dell’Università Sapienza e dirigenti e tecnici di LyondellBasell – riceveranno una borsa di studio per tutto il periodo della Scuola, per un investimento totale da parte dell’azienda di circa 100mila euro.
“Investire nei giovani è in linea con i nostri valori aziendali di costruire la miglior squadra nell’industria e l’unico modo per assicurarsi un futuro come azienda leader nel nostro settore – ha dichiarato Antonio Mazzucco, direttore del centro ricerche di Ferrara di LyondellBasell -. È una lunga tradizione partita già dagli anni novanta; per l’azienda si tratta di un investimento importante e una bellissima opportunità per tutti, in quanto permette di ai giovani di lavorare su progetti concreti, portando avanti l’innovazione che rappresenta il dna del Centro Ricerche Giulio Natta”.
I giovani, provenienti da Corea, Giappone, Messico, Spagna, Argentina e Italia saranno impegnati in un contesto internazionale per sei mesi durante il quale si alterneranno momenti di teoria e di pratica. La parte teorica si svolge durante il primo mese del corso durante il quale vengono trattate le basi scientifiche necessarie per conoscere le tecnologie proprietarie di LyondellBasell: ingegneri, ricercatori, tecnici, coadiuvati dai professori dell’Università Sapienza sono coinvolti direttamente in questa fase.
La seconda fase prevede, invece, l’esperienza “in campo”, più operativa e di sviluppo progettuale. Gli studenti, affiancati dai tutor, entrano a far parte dei vari team di ricerca, preparano le tesi assegnate tenendo conto degli interessi dell’azienda e delle inclinazioni di ciascun partecipante. I possibili temi riguardano diverse aree di ricerca quali la sintesi organica, i processi chimici e di polimerizzazione, studi brevettuali e chimica analitica. Il corso si completa con l’assegnazione del Premio Foschini alla miglior tesi di laurea.
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