Eventi e cultura
18 Gennaio 2019
L'iniziativa in programma per domenica pomeriggio

Al Maf si torna “A tréb in Bòsch”

di Redazione | 2 min

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Un vero e proprio viaggio all'interno del cinema ferrarese e della storia italiana degli ultimi settant'anni. Le mostre permanenti "Vancini Manifesto" e "80 Ossessione" avviano un ciclo di visite guidate, a partire da domenica 28 aprile alle ore 10, negli spazi dell'ex caserma dei vigili del fuoco

Riprendono le iniziative culturali al Maf, il Centro di documentazione del mondo agricolo ferrarese, con sede a San Bartolomeo in Bosco, dedicato ai più svariati aspetti della cultura rurale di ieri e di oggi. Domenica 20 gennaio, dalle 15, sarà riproposta per il nono anno l’iniziativa culturale “A tréb in Bòsch” (“A trebbo” a San Bartolomeo in Bosco). Nel mondo contadino andare “a trebbo” (o “in filò”) significava incontrarsi tra amici e compaesani – nelle stalle, d’inverno, o nelle aie con la temperatura mite – per fare festa, ascoltare fiabe, canzoni o antiche storie oppure, ancora, per parlare, e confrontarsi insieme, della vita e del lavoro di un tempo. Con questo spirito ideale, ma pienamente inseriti in questo terzo millennio, ci si troverà al Maf per conversare di aspetti della cultura, dell’arte e del mondo popolare. L’occasione sarà costituita dalla presentazione di una mostra, di un libro di fiabe dialettali e dalla proposta di un concerto di canti e musiche popolari.

Si inizierà con l’inaugurazione di una mostra di grafica di Fausto Chiari, in parete fino al 12 febbraio, intitolata “Donne, lavoro e civiltà rurale”. L’artista centese, già noto al pubblico del MAF, presenterà alcune sue opere, felicemente incentrate sulle tematiche che caratterizzano la struttura museale. I partecipanti avranno, tra l’altro, l’opportunità di potere contestualizzare le realizzazioni artistiche nelle specifiche sezioni espositive del museo.

Sarà quindi la volta della presentazione, in prima assoluta, del volume “Favole del Po di Primaro” ovvero “Il fòl dal Po da Gaibàna a Saniclò” (Le favole del Po da Gaibana a San Nicolò), a cura di Rosella Bonetti, Giovanni Mandini e Corrado Pocaterra (La Carmelina, Ferrara, 2018-2019). Si tratta di una suggestiva pubblicazione, nata da una inchiesta sul campo condotta degli anni ’80 del secolo scorso, che propone alcune fiabe della tradizione ferrarese trascritte dalle registrazioni originali. Un lavoro, questo, di grande importanza, che consente di porre a disposizione di appassionati e studiosi di dialetto e di folklore documenti dell’oralità, oggi ormai scomparsi oppure in via di irreversibile declino. Gian Paolo Borghi ne parlerà con i curatori.

Una vera e propria “chicca” culturale musicale sarà inoltre offerta al pubblico dall’esecuzione di una fiaba, “L’usèl grifón” (L’uccello grifone), tratta dal libro, da parte del Piccolo coro e della Piccola orchestra Cosmè Tura-Gino Neri, insegnanti preparatori: Olga Popadyuk e Elisabetta Vincenzi. I giovani musicisti proporranno infine alcuni esempi dal loro interessante repertorio.
Organizzato dal Comune di Ferrara, dal Maf e dall’Associazione omonima, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, l’appuntamento si concluderà con l’ormai tradizionale buffet riservato a tutti i partecipanti.

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