Lo sciopero della lavoratrici dell’assistenza domiciliare alcune settimane fa a Cento

di Martin Miraglia

Cento. Non si è risolto positivamente l’incontro tra il Sindacato Generale di Base con le lavoratrici dell’assistenza domiciliare che rappresenta — una decina quelle che si sono presentate all’appuntamento in municipio nel primo pomeriggio di mercoledì —, e i rappresentanti delle altre sigle sindacali (Cgil e Cisl), dell’Asl, della cooperativa Ancora e dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Cento Grazia Borgatti in merito alla questione del taglio delle ore che si inserisce tra una nuova tarrifazione dei servizi da parte della Regione e questioni interne alla cooperativa, come il mancato pagamento del tempo che intercorre dalla presa del servizio all’arrivo dal primo assistito o l’erogazione del 15% della tariffazione delle ore effettive svolte nella giornata a titolo di rimborso di viaggio a prescindere dai chilometri percorsi dalle lavoratrici.

“Ci sono stati grandi giri di parole, non avevano idea del perché ci avevano convocato: eravamo convinti ci fossero delle notizie e invece non c’era nessuna nuova informazione anzi hanno ribadito che i tagli di ore sarebbero giusti in base al parere ricevuto dalla Regione”, ha spiegato al termine dell’incontro Rosella Chirizzi di Sgb, “e quindi abbiamo chiesto copia dei documenti perché nell’accreditamento regionale si parla di 38 ore di coordinamento mentre loro ne fanno 22.  Sulle percorrenze e gli altri problemi il tutto è stato rigirato alla cooperativa. Di fatto erano impreparati, l’assessore non ha proferito parola, gli unici discorsi sono stati molto generici e politici e quando abbiamo chiesto di far parlare le lavoratrici ci è stato negato. Potevano evitare di fare questa convocazione in pompa magna e mandare un’email se ritengono di fare tutto bene come dicono”. Non solo, Chirizzi afferma poi di aver ricevuto scarso sostegno dalle altre sigle: “Ci hanno chiamato quelli litigiosi”.

Per questo, la protesta di Sgb — fa sapere la rappresentante del sindacato — non si ferma e prevede ora lo studio di prossime azioni di protesta da realizzarsi con tutta probabilità nelle prossime settimane.