di Simone Pesci

Il futuro si decide ora. Suona più o meno così l’avvertimento congiunto lanciato ai giovani da Rotary, Rotaract, Tecnopolo e Unife, nel caso specifico dal dipartimento di Ingegneria. “L’iniziativa è importante alla luce del fatto, non più mascherabile, della mancanza di figure professionali tecniche di alto livello, nonostante la richiesta sia altissima” riferisce Michele Pinelli, docente Unife e delegato del rettore alla terza missione.

Venerdì 24 gennaio dalle 15, quindi, le porte del polo Scientifico-Tecnologico di via Saragat si apriranno a tutti i ragazzi delle quarte e quinte superiori – in particolare del liceo scientifico e Iti – ancora indecisi sul proprio avvenire. Dopo la registrazione, saranno fatti vedere loro i laboratori e le strutture del dipartimento contestualmente alla presentazione dell’offerta formativa, dopodiché parteciperanno a un incontro dal titolo “Ferrara e le sue proposte nel mondo del lavoro di oggi”, al quale interverrà, fra gli altri, il vicepresidente di Confindustria Emilia Centro Riccardo Maiarelli.

“Per quanto riguarda Ingegneria i numeri delle immatricolazioni sono buoni” ammette Pinelli, il quale ribadisce che “rimane il problema che ci vogliono più figure”. In un certo senso, l’evento intitolato “Giovani e lavoro” vuole proporsi come un faro che illumina le scelte dei futuri universitari.

Lo scopo è sensibilizzare, riferisce Luca Zaghi, responsabile di commissione del Rotary Club Ferrara: “I livelli di docenza e laboratori di questo Dipartimento sono di livello altissimo. Ma siamo convinti che ci sia un numero di ragazzi che non abbiano ben chiara, al momento della scelta, l’offerta di Ingegneria. Il progetto è portare qui dentro gli studenti, per far sì che scelgano in maniera oculata e consapevole. Si parte di qui perchè oggi, a Ferrara, ci sono meno ingegneri rispetto alla domanda attuale”.

Non poteva restare in dispare il Rotaract, vera e propria anima giovanile del Rotary perchè al suo interno sono ammessi membri fino a 30 anni. “La collaborazione fra diverse generazioni testimonia come si può lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi, e non sempre noi giovani siamo in grado di cogliere le esigenze del territorio” è il commento di Ilaria Mazza, vice presidente del Rotaract.