CCCP, Vasco Brondi e Gaznevada l’undici luglio al Summer Festival
In una sola serata, l'undici luglio, sul palco del Summer Festival di Piazza Ariostea saliranno sul palco i CCCP - Fedeli alla linea, Vasco Brondi e i Gaznevada
In una sola serata, l'undici luglio, sul palco del Summer Festival di Piazza Ariostea saliranno sul palco i CCCP - Fedeli alla linea, Vasco Brondi e i Gaznevada
In occasione della prima italiana di Ecce cor meum, oratorio di Paul McCartney, in scena mercoledì 24 aprile alle ore 20, il Teatro Comunale di Ferrara dedica ai Fab Four il Beatles Day
Torna il Gruppo dei 10, con il terzultimo appuntamento della rassegna invernale-primaverile, con la formazione di Marco Marzola. Il 27 aprile, allo Spirito di Vigarano, il concerto "Essentially Ellington. April 29th Duke Ellington 125th Birthday"
Con il loro sound ipnotizzante e psichedelico, i Vini Vici salgono sul palco di piazza Trento Trieste per il Ferrara Summer Festival il 28 giugno. Nella stessa serata all’insegna della musica ‘Trance’ si esibiranno anche Markus Schulz e Paul van Dyk
Una serata di grande musica quella di sabato 20 aprile con i "Carichi Sospesi". L'evento, organizzato dalla pro loco Rock Circus con il patrocinio del Comune di Ferrara, partirà alle 21:30 alla sala Estense
Mercoledì 16 gennaio alle 21.30, al Cinema Apollo di Ferrara verrà proiettato, come evento, il film “Sensazioni”, per la regia di Ferdinando De Laurentis, tratto dal libro di Sergio Gnudi. Presenti il regista, l’autore del romanzo e gli interpreti principali, molti dei quali ferraresi.
“Il mio film Sensazioni parte dal concetto che noi esseri umani siamo fatti di sensazioni e la poesia, secondo il protagonista, è il dire ed il condividere le sensazioni di cui tutti noi siamo fatti”. Lo afferma il regista Ferdinando De Laurentis. Un film la cui essenza è tratta dall’omonimo libro di Sergio Gnudi ed il nostro territorio, come precisa ancora il regista, diventa ispiratore delle sensazioni vissute dai protagonisti.
Il film racconta di due anziani coniugi, lui è agli ultimi giorni di vita e lei decide di mostrargli 10 mucchietti di fotografie che, in qualche modo, gli faranno rivivere 10 sensazioni. Al centro vi sono le sensazioni che poi sono il nutrimento stesso della vita. La poesia se non è sensazione che altro è? Le 10 sensazioni dell’opera sono legate ad una storia che ha un “preludio”, ad un “intermezzo” e ad un “epilogo”, come nel libro di Sergio Gnudi da cui è tratta la sceneggiatura del film. Dalle foto al racconto visivo attraverso il meccanismo del ricordo filmico. È una storia d’amore intensa che nasce da una fortissima intesa culturale: nell’ultimo tratto del “viaggio” si vedono luoghi di un delta del Po inaspettato, non noto ma dalle vibrazioni intense. Il racconto è reale, talmente reale che a volte sembra che la fantasia prenda il sopravvento.
”Ho cercato di sfruttare al massimo le inquadrature – dice il regista – limitando al minimo i dialoghi nei quali ho cercato di mantenere la poetica e, soprattutto, le parole scritte da Sergio Gnudi nel suo libro. La collaborazione con l’autore è stata ottima. Ci siamo capiti al volo. E’ uno scrittore che misura le parole con la giusta profondità e la qualità della sua scrittura è quanto di meglio possa desiderare un regista o uno sceneggiatore per adattarla al grande schermo”.
Un ruolo importante giocano anche i droni di Pierluigi Begossi e Riccardo Fozzato, le musiche di Guido Fezzato e la fotografia dia Giulio Pola.
A fianco ai protagonisti Marino Bellini e Bernadette Masarati un folto gruppo di giovani ferraresi: Nicolò d’Angelo, Paola Mardegan, Giacomo Battaglia, Pablo Ayala, Sebastiano Torelli, Greta Zarano, Francesco De Laurentiis, Sabrina Zoppellaro, Desideria Cucchiara, Giovanni Benini, Elena Fioravanti, Federico Ghiraldello, Asia Munerato, Martina Pippa, Carolina Maiocchi, Ilaria Boncristiano, Francesco Pocaterra, Aurora Pedretti, Francesca Rivola, Lucrezia Di Martino, Elisa Marini insieme a Gabriella Dumas, Emanuela Munerato, Stefano Ghisi, Michele Bregolin, Pina Scotto, Tiziana Orsi, Cosetta Ferrarese.
“La collocazione del film negli Anni Settanta aggiunge il fatto che si tratti di un periodo storico – precisa il protagonista Marino Bellini – in cui fra giovani si parlava spesso di poesia, di arte, di cinema, di argomenti a sfondo sociale e politico che erano parte integrante della vita e stimolo per realizzare dei progetti. Nel film si sente in sottofondo una radio privata che trasmette i programmi classici dell’epoca in cui non solo si faceva ascoltare la musica ma si raccontavano i significati dei testi. La libertà che i giovani inseguono nel film è resa da un gruppo di ragazzi che con un registratore a batterie ascoltano e ballano una musica sull’argine del fiume. Il mio personaggio in gioventù indossa un eskimo e un paio di Rayban di circa mezzo secolo fa”.
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