Un boa constrictor (foto di Lucas Vogel)
Niente animali sul palco, soprattutto se si parla di un serpente di grandi dimensioni come un boa constrictor, che la produzione dello spettacolo di lirica Nabucco (in programma dall’11 al 13 gennaio al Teatro Comunale) avrebbe voluto portare in scena.
È questa la decisione della Fondazione Teatro, che ha accolto le richieste avanzate dalla Consulta delle Associazioni Animaliste, presieduta dall’assessore comunale Chiara Sapigni, riunitasi lo scorso 7 gennaio nella sede dell’assessorato alla Sanità e servizi alla Persona del Comune di Ferrara.
Il motivo del diniego non ha a che fare con esigenze di sicurezza degli attori o del pubblico, ma con la volontà di evitare situazioni di stress o eventuale rischi alla salute degli animali sotto stress. Non è la prima volta che il Nabucco di Verdi finisce nel mirino di associazioni o istanze animaliste: nel giugno 2011 l’utilizzo di animali in scena fu vietato anche durante l’enorme spettacolo messo in scena allo Stadio Olimpico di Torino. Una produzione in cui, nelle intenzioni iniziali, avrebbero dovuto trovar spazio oltre ai serpenti anche cavalli per trainare le bighe, ma che fu costretta a rinunciare al loro utilizzo su disposizione del Comune piemontese. In questo caso tuttavia la produzione che si appresta a portare lo spettacolo a Ferrara aveva già potuto utilizzare il boa sul palco del Teatro Alighieri di Ravenna, dove il Nabucco è andato in scena nel novembre scorso col boa Apophis insieme alla sua istruttrice Jessica Zanardi senza disagi o problemi per l’animale o le persone presenti.
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